Chiude con successo la kermesse riminese Sapore 2012
Un Sapore d’eccezione quello chiusosi ultimamente a Rimini Fiera. D’Eccezione con la “E” maiuscola per i tanti versi positivi che ha saputo imprimere, nonostante la crisi che attraversiamo, a quelle aziende che con gran coraggio di guardare solidamente e ottimisticamente al futuro hanno raccolto l’invito ad essere presenti ad una così importante manifestazione quale è sempre stata il Mia (Mostra Internazionale dell’Alimentazione). Se questa fiera, come le altre che si svolgono a Rimini, divenuto ormai il polo d’attrazione fieristico del centro dell’Italia, ha retto è senz’altro dovuto al merito organizzativo che Rimini Fiera mette sempre più in atto attraverso il suo staff operativo e con un’organizzazione di eventi mirati ad un ritorno d’immagine e di sviluppo per quelle ditte che vi partecipano. Convegni, dimostrazioni pratiche di vari settori ed argomenti con persone esperte nei vari campi, master, gare, degustazioni continue, sono state un tutt’uno per porre le basi per una riconquista di partecipazioni e presenze per la prossima edizione 2013, ma anche soddisfare tanti imprenditori che al giorno d’oggi fanno veramente fatica ad affrontare problematiche che tempo addietro si sviluppavano e si risolvevano senza tante preoccupazioni e con grande sicurezza. Sapore è la manifestazione che tratta di cibo in varie dimensioni con le aziende che nei padiglioni propongono i loro prodotti dal punto di vista dell’attività commerciale, poi ci sono gli chef che partecipano a un concorso con preparazione e informazione da una parte e degustazione dall’altra ed infine ci sono i vari eventi che si sviluppano nelle varie sale che trattano il cibo sotto altra forma: la cultura, la struttura, il pensiero ed il rapporto piacevole. Uno dei momenti interessanti e di grande partecipazione di pubblico è stato quello della presentazione del libro di Bruno Gambacorta, il giornalista televisivo, nato a Napoli nel 1958, che poco prima di laurearsi in medicina nel 1983 con 110 e lode, vinse una borsa di studio nelle redazioni della Rai e scelse di provare a fare il giornalista invece che il medico, divenendo il precursore dei palinsesti sulla gastronomia, autore del programma “Eat Parade”, nato nel 1998, in Tv su Rai2 il venerdì, dopo il telegiornale delle 13,30, che ha dato al volume da lui scritto lo stesso nome della trasmissione. A presentare l’interessante lavoro del noto giornalista, premiato come miglior giornalista enogastronomico italiano, con l’introduzione affidata a Patrizia Cecchi direttore business unit di Rimini Fiera, è intervenuta come moderatrice Elsa Mazzolini, direttore ed editore della più quotata ed affermata rivista di enogastronomia, “La Madia Travelfood” unica rivista italiana di settore distribuita alla ristorazione della Gran Bretagna, nonché realizzatrice e presidente di Italcuochi, l’Accademia italiana della cultura dell’enogastronomia. Un mix di serie esperienze sul campo di battaglia che hanno portato scrittore e direttore di così importanti realtà in campo del buon mangiare, trattando e gustando il cibo sotto altra forma con la ricerca del territorio della curiosità e della conoscenza dei prodotti utilizzati alla realizzazione di un piatto, ad interessare il numeroso pubblico intervenuto che a termine della presentazione e discussione sul libro ha potuto degustare la fantastica mozzarella di bufala campana giunta a poche ore dalla produzione con la presenza del direttore ed addetto alla promozione del Consorzio di tutela di questo prodotto, rispettivamente Domenico Raimondo e Gennaro Testa. Nel suo “Eat Parade”, che porta in copertina il piatto del giradischi con dentro il cibo e che fu un’invenzione dello stesso Gambacorta per creare la sigla della trasmissione che faceva riferimento al programma sui dischi che però riconduceva in cucina sono state scelte alcune brevi e dense storie come quelle che da circa 15 anni vanno in onda in questa stessa trasmissione Tv. Una versione scritta del primo “tg del cibo e vino”, seguito ogni settimana da due milioni e mezzo di spettatori. Un racconto più ricco di particolari, più attento a quegli aspetti che in un tg, spesso non trovano spazio, raccontando storie di tante persone che lavorano, in silenzio e con fatica, per salvaguardare la nostra ricchezza agricola e gastronomica. All’annuncio fatto da Gambacorta sulla prossima realizzazione di produzione del prodotto caseario a Denominazione di Origine Protetta su territori confiscati alla camorra, grande è stato l’applauso e non poteva mancare l’intervento dell’attore napoletano Vincenzo Soriano, invitato alla manifestazione fieristica e presente in sala, che ha espresso il suo apprezzamento per questa iniziativa che trova spazio nell’azione di solidarietà da lui stesso condotta con le varie iniziative portate avanti da “Libera” con il suo presidente don Luigi Ciotti e don Tonino Palmese e da “A voce d’è creature” con don Luigi Merola personaggi con i quali collabora per prevenire il male dei ragazzi come vuole e si adopera anche il colonnello Antonio Del Monaco, della scuola militare “Nunziatella”. L’Hit Parade, presentata a Sapore, si divide in tre sezioni e 35 racconti, almeno uno per ognuna delle 20 regioni con prevalenza di Campania, Lazio, Toscana ed Emilia Romagna. Le 70 ricette, tutte d’autore, alcune semplicissime e folgoranti, altre più complesse e sontuose ma tutte il più possibile divulgando e facendo sapere quel che si fa a basso costo.
Personaggi, argomenti, itinerari che non sempre sono raccontati, divulgati nel modo migliore. Si parte da San Patrignano dove si coltiva la vite, ma soprattutto si salvano le vite dei ragazzi che lì arrivano, quando sono all’ultima spiaggia. La più grande comunità europea per il recupero dei tossicodipendenti, creata da Vincenzo Muccioli che ora produce e vende vino, formaggi, salumi, miele. Dalla droga al cibo anche a Cetona, in provincia di Siena. Nell’ex convento dove i frati indisciplinati scontavano le punizioni, che ora è gestito da padre Eligio e dallo chef Walter Tripodi di Mondo X con un ristorante, dove viene utilizzato il meglio dell’orto adiacente.
Altra storia, altra realtà, cucina e carcere, innocenti evasioni. Niente coltelli né posate metalliche, niente forni ma solo fornellini per chef-detenuti di Rebibbia e altre carceri. Cucina multietnica vista la presenza di ospiti stranieri che usciti dal penitenziario potranno trovare un lavoro dignitoso. Un mercato consolidato hanno anche le bottiglie col marchio Centopassi, prodotte dalle cooperative di giovani nelle terre confiscate alla mafia.
L’inventiva nostrana non ha limite. Adotta una pecora e un pastore, l’idea di Nunzio Marcelli, agricoltore di Anversa degli Abruzzi. Tramite Internet si versa una somma, detratte le spese, dopo qualche mese arrivano a casa, pecorini, ricotte affumicate, calzettoni di lana, carne e salami di agnello.
Il Cenacolo artistico quello di Emilio Bei di Fermo che per conquistarsi la gratitudine di grandi artisti si precipitava a cucinare a casa loro e le pareti del suo ristorante si arricchivano di opere d’arte. Gambacorta, da buon napoletano, nel suo libro, Eat Parade non trascura di trattare il limoncello, liquore fatto in casa, diventato in breve prodotto nazionale e la mozzarella di Paestum, con il caseificio Vannullo che produce anche ricotta, provola, burro, formaggio, scamorza ma anche yogurt, budini e gelati. Le ricette di Andy Luotto dal piccolo schermo alla cucina o lo street food di Antonio Tubelli a Spaccanapoli, in una terra di grandi chef come Michele De Leo, Gennarino Esposito, Giuseppe d’Addio, Rosanna Marziale premiata per la categoria degli chef quale personaggio dell’anno 2012 ecc. e molte altre storie della nostra tradizione gastronomica. Duecentosettanta pagine da leggere e conservare anche perchè il merito essenziale di Gambacorta è stato quello di non parlare di personaggi già noti e famosi ma di trattare un’economia sommersa attraverso ricette delle quali sono protagonisti le storie e solo in qualche caso chef locali. Nel corso della presentazione in fiera del suo libro Gambacorta non ha mancato di citare negativamente, per quanto riguarda il Buon mangiare, quanto proposto da alcuni cuochi, citati anche a livello internazionale e partecipanti ai grandi congressi, che dimenticano la cucina facilmente leggibile ed i piatti riconoscibili della tradizione, ma come sostiene Gualtiero Marchesi è necessario e si parla di un ritorno piuttosto cospicuo alle proposte, del territorio, al Km. Zero e comunque al piatto casalingo riconoscibile, con un adeguamento dei grandi chef a queste necessarie tendenze.
Altro interessante convegno è stato quello della Silb Fipe che ha richiamato tanti imprenditori non solo di discoteche, ma anche di tanti locali serali e notturni sulle “Nuove opportunità per le aziende della notte” dove si è discusso di tipologie, formule, orari, proposte, modo e modi per offrire un “Divertimento su misura”, creato ad hoc, a seconda di location, struttura, pubblico e disponibilità. Insomma una soluzione proposta dall’imprenditore-designer attraverso un’offerta che sia la più ampia e variegata possibile, ma di qualità, come ha sostenuto nel suo intervento, il giornalista Marco Torricelli, editore di FieraMilano ed altre note riviste.
Di grande interesse si è dimostrata anche la tavola rotonda, realizzata da Rimini Fiera e la rivista Pastaria, con “Pasta Contest”. Nel corso del Pasta contest è stato proposto un nuovo format di ristorazione per i giovani, votato alla qualità e che esalta l’eccellenza della dieta italiana. Il tutto integrato da gare e premiazioni. Si è ripetuto anche quest’anno il successo del “Cooking pasta” a cura delle “Lady Chef “della Federazione italiana cuochi con il presidente Paolo Caldana che in fiera ha tenuto anche il convegno nazionale della Fic, e con la presenza di Raimondo Mendolia, Mastro Pastaio – Technology Chef e presidente dell’European Chefs Academy e di Salvatore De Riso il Maestro Pasticciere dell’anno 2011 di Tramonti sulla costiera amalfitana. L’ittica con l’Mse, come sempre, ha riscosso grande attenzione. Gran pubblico anche per il settore Beverage & Co, dove l’interesse per le birre si rileva sempre più attento verso il boom di quelle artigianali. Un buon cibo ha bisogno di buoni vini e di buoni olii ed anche questo settore con Divino Lounge e Oro Giallo non ha mancato di offrire proposte convincenti. Numerose le specialità inconfondibili locali che le varie provincie delle tante regioni dello stivale hanno portato al Mia, come le chicche dei provoloni, formaggi e salumi dove particolari gusti e sentori sono venuti proprio da alcune zone della Campania come Calitri. La pizza attraverso la Nazionale italiana pizzaioli ha attratto visitatori e protagonisti con gare continue e premiazioni. Interessanti anche le ricette anticrisi proposte dalla Fic con lo chef napoletano noto in Rai Alessandro Circiello, tratte dal suo libro “La salute vien mangiando”. Attraente, con un continuato affollamento di curiosi visitatori e di operatori invitati a degustazioni, informazioni e trattative è stato il mega stand della “Marr”, il più importante gruppo di commercializzazione e distribuzione di prodotti alimentari di foodservice. Il colosso italiano della Marr, nato proprio a Rimini nel 1972, ha festeggiato alla grande i suoi 40 anni di attività che hanno lo hanno portato a divenire il gruppo leader del settore in Italia. Nei sui 450 mq. di stand, situato nella hall centrale, di fronte all’ingresso principale della fiera, oltre alle nuove interessanti proposte di prodotti ad alto contenuto di servizio, il gruppo Marr ha tenuto anche il suo convegno nazionale con una partecipazione di oltre 700 invitati.
Fra i tanti premiati di questo Sapore ricordiamo: la messinese Rosaria Fiorentino che nella fase finale del 1o concorso Rummo per Lady Chef ha ottenuto il “Fusillotto d’Oro”, la pasticcera di Campobasso Carmela Moffa che ha vinto il con la sua “Torta Romantica” il “Glamour Italian Cakes”. A premiare i vincitori di “Sapore Innovation Award”, sono intervenuti: Maurizio Melucci (Assessore al Turismo Regione Emilia-Romagna), Juri Magrini (Assessore alle attività economiche Provincia di Rimini), Andrea Gnassi (Sindaco di Rimini); Lorenzo Cagnoni (Presidente Rimini Fiera Spa), Patrizia Cecchi (Direttore business unit Rimini Fiera), Habeeb Ali Al-Sadr (Ambasciatore Iraq presso la Santa Sede), Robelto Zalambani (Segretario Nazionale Arga-Stampa Agroalimentare). I vincitori per le varie categorie sono:per il Canale Ristorazione: Delizie formaggio e funghi di CGM, per il Canale GDO: Cipolle in agrodolce di Campo d´Oro, per il Canale Ristorazione Collettiva: Frullato di frutta natura bio di Natura Nuova, per il Canale Bar: perle di mandorle al moscato dell´azienda Alfio Neri, il premio Frigus Innovation Award è stato assegnato a: peperoncino piccante a cubetti surgelato di Orogel. Menzioni speciali sono andate per il Packaging più innovativo a: Wine in Tube di Bressano e per la Tecnologia a: Press Art di W&Com – Francia.
Sono stati questi gli elementi di “Sapore Tasting Experience” che hanno dato la visione sul futuro del Gusto fissando l’appuntamento per nuove valutazioni sull’argomento, il prossimo febbraio 2013, con tante nuove argomentazioni in virtù di quanto programmato, discusso e realizzato nel corso di questa edizione con la speranza sul futuro per dare al Business più “Sapore”. Intanto Rimini Fiera propone, anche attraverso la propria trimestrale rivista “Rimini Trade Fair”, visibile anche on line accedendo a www.riminitradefair.com , i prossimi appuntamenti di apertura con saloni specializzati come Enada primavera dal 13 al 16 marzo, My special car show dal 20 al 24 aprile, Riminiwellness e Thermalia dal 10 al 13 maggio, Art & Tourism dal 18 al 20 maggio, Amici di Brugg dal 24 al 26 maggio e Sportdance dal 26 maggio al 03 giugno.
Giuseppe De Girolamo