Ciak, si gira! Vargas arriva a Napoli

E’ sbarcato, a Fiumicino. Finalmente. In ritardo, però. Quel burlone dell’aereo ha pensato di fare tardi, mettendo un pò di paura a tutti. Alla sette e mezza all’incirca, l’apparizione. Ha pensato di mettersi un cappellino nero per non dare nell’occhio. Ma per fare “fesso” un napoletano, si sa, ci vuole ben altro. E allora subito l’abbraccio. Cento in bocca al lupo giunti a Roma non appena si è diffusa la notizia del suo arrivo. << Sono felice di v1essere qui. >> Le parole di chi non sa precisamente cosa dire, gli occhi luccicanti di chi sente per la prima volta sulla pelle il brivido del calore di Napoli. Lo sbarco, il tempo di guardarsi attorno e sentire l’affetto della gente, e poi dritto in macchina. Quella mandata da De Laurentiis per assicurarsi che il suo gioiellino raggiunga Napoli senza intoppi. In serata, l’arrivo in città. Poi, soltanto riposo. Una stanza all’Holiday Inn di Castel Volturno tutta per lui. In attesa di cercare casa per godersi al meglio quel mare meraviglioso che solo Napoli sa offrire. In attesa del primo allenamento, previsto per sabato mattina. In attesa di conoscere questa nuova realtà che sta per affrontare. Per la presentazione, toccherà aspettare che Don Aurelio faccia ritorno. E, visti i precedenti e considerato il personaggio, è lecito aspettarsi grandi cose. A lui, si sa, i botti piace spararli tutto l’anno. Ama collezionarli e custodirli in bella mostra. Eduardo Jesùs Vargas Rojas. Per gli amici, Edu. Oppure Turboman. Adesso è lui il suo pezzo pregiato. Quello da scrivere sui manifesti per le strade, quello da godersi sulle copertine dei giornali. Da Santiago De Chile con furore. A Castel Volturno, i compagni, muoiono tutti dalla voglia di conoscerlo. E Mazzarri insieme a loro. Per capire se veramente è quel genio di cui si parla. L’esordio, forse, in Coppa Italia con il Cesena. Mercoledi’ 11 Gennaio a Fuorigrotta. Approfittando di un Lavezzi ancora fermo ai box. Il primo approccio con il San Paolo. Il colpo di fulmine tanto atteso, la scintilla che sta aspettando di scoccare. Il regalo che i napoletani non vedono l’ora di scartare. E allora, se dalla regia è tutto pronto, si può anche incominciare. Ciak, si gira!