Con l’Enea efficienza energetica nelle abitazioni a basso reddito nel Mediterraneo
Sono “moltissimi” i progetti che l’Enea ha messo in campo per l’efficienza energetica civile. Ed ora l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile esporterà “le sue competenze tecnico-scientifiche anche in molti Paesi del Mediterraneo”. Ad affermarlo il Commissario dell’Enea, Giovanni Lelli, sottolineando che “il nostro Paese ha un punto di vantaggio nella cultura dell’efficienza energetica rispetto agli altri Paesi del Mediterraneo, specie nel settore industriale, un vantaggio che l’Italia sta acquisendo ora anche nel settore civile”. (
“Noi abbiamo la cultura per introdurre nuovi concetti di efficienza energetica nelle abitazioni dell’area Mediterranea, un obiettivo che porteremo avanti anche grazie al progetto Elih-Med, in cui siamo partner di Spagna, Grecia, Slovenia, Cipro, Francia e Malta. In questo progetto saremo coordinatori di un programma mirato proprio a diffondere tecniche e buone pratiche di risparmio energetico nella vita di tutti i giorni dei cittadini”.
Dotato di un budget di 10 mln di euro, il progetto Elih-Med (Energy Efficiency in low-income housing in the Mediterranean) vedrà ben il 60% dei fondi utilizzato per interventi reali sulle abitazioni, dall’isolamento termico al cambio delle caldaie alle installazioni di impianti di fonti rinnovabili di energia. “Il settore industriale lo ha capito da un pezzo che deve risparmiare energia, ora -dice Lelli- bisogna agire sui cittadini
“Con l’incentivo del 55% sono stati raggiunti risultati eccellenti sul fronte dell’offerta di efficienza energetica. Come Paese stiamo facendo comunque facendo grossi passi avanti nel settore del risparmio energetico civile”. “Come Enea, guardando offerta e domanda di efficienza energetica, sia dal punto di vista privato che pubblico, stiamo sviluppando -prosegue Lelli- molti progetti. Anzi moltissimi”.
“Dal punto di vista tecnologico -dice ancora Lelli- agiamo sia verso il settore industriale e dei trasporti che verso il settore civile, cioè portando tecnologie per l’efficienza energetica nelle case”. Riguardo il programma Elih-Med che interessa l’area del Mediterraneo, Lelli sottolinea l’importanza di un’azione sinergica per il risparmio energetico nell’edilizia. “Sulle coste di alcuni Paesi del Mediterraneo, e l’Italia non è certo la peggiore, ci sono già costruzioni -afferma ancora il Commissario dell’Enea- con caratteristiche mutuate da climi ben diversi, penso ai Paesi caraibici”.
“L’area Mediterranea -ricorda il numero uno dell’Enea- viveva già nell’antichità l’efficienza energetica. Oltre 2000 anni fa si costruivano infatti i balconi circoscritti da un arco. Una tecnica che consentiva così al sole invernale, più basso, di entrare e riscaldare la casa ed al sole estivo, più alto, di non entrare nell’abitazione e, quindi, di non surriscaldare l’ambiente. Una sorta di concezione naturale di climatizzatore”. “E’ un concetto nato con i cretesi, alle radici della cultura Meditrerranea, e che noi ora -aggiunge- stiamo riprendendo in chiave più moderna”.
“Sono questi i concetti -spiega Lelli- che nel nostro progetto di efficienza energetica negli edifici vogliamo riprendere con partner del programma”. Il progetto rivolto alle case a basso reddito del Mediterraneo “vuole incanale già in azioni concrete l’azione di sostenibilità” aggiunge Lelli sottolineando che “l’esperienza positiva che noi abbiamo adottato in Italia sarà esportata anche in altri Paesi del Mediterraneo aiutando questi a definire una normativa che consenta di replicare le azioni adottate in Italia”.
Anche se, avverte il Commissario dell’Enea, “il nostro Paese registra ancora una doppia velocità sull’efficienza energetica nelle case, con un Nord che corre ed un Centro-Sud che segna un po’ il passo”. Insomma, per un’efficienza energetica nelle case italiane, secondo Lelli “ci vorranno ancora alcuni lustri” per vedere su tutto il territorio nazionale “risultati veramente soddisfacenti”.
A cura di Paolo Pipino