Copenaghen
Se la primavera vi mette di buonumore, se l’aria appena più calda vi fa venire voglia di lunghe passeggiate, se la brezza serale vi fa immaginare viaggi in posti esotici e lontani, allora non pensateci più di tanto, preparate le valigie e via che si parte per … Copenhagen.
Con l’arrivo della primavera, Copenhagen, capitale della Danimarca, è la città più ospitale in Europa, se non volete o non potete andare molto lontano. Ha la più lunga via pedonale del continente, per gli amanti (o meglio, le amanti!) dello shopping sarà senz’altro un’esperienza sensazionale; ma anche antichi palazzi reali, capolavori moderni; da visitare a piedi (infatti non è molto grande, come città) oppure in bicicletta, secondo il più originale costume danese.
Nonostante ciò che si può pensare, i giardini di Tivoli, il fantasmagorico parco di divertimenti di Copenhagen, con giostre, montagne russe, fuochi d’artificio, bar e ristornati, sono considerati un vero e proprio tesoro per chi vive a Copenhagen; ma per coloro che arrivano dalle nostre latitudini, si riveleranno un vero e proprio caos: come fa ancora a resistere fra quelle che sono proposte come le attrazioni della città??? E’ la prima domanda che ci sorge spontanea. Questa zona, in realtà, è un’antica comunità hippy che ha furoreggiato per qualche tempo, ma da molti anni è ormai passata di moda. Si possono facilmente trovare boutique, bar e ristornati, come Spiseloppen, in cui si mangia e si beve di tutto, anche quello che costa caro. Anche il fumo qui è in libertà, tanto che c’è una strada, “Pusherstreet”, in cui è possibile comprare questo genere di cose, anche se ufficialmente le droghe pesanti sono bandite.
Se si apprezza il genere, è facile, altrimenti cresce il disagio. Un’altra particolarità culinaria a cui potremmo essere poco avvezzi, è l’aringa: sotto sale o affumicata, è servita a colazione, pranzo e cena … impossibile scappare!
Ma a parte questi piccoli dettagli che possono rendere un po’ ostica ai turisti la città, Copenhagen offre molte più attività degne di essere vissute fino in fondo. A cominciare da un romantico e simpatico giro in città con la barchetta a remi, per un’esperienza davvero insolita. E’ possibile affittarla al bar Badudlejening, in cui, al ritorno, è quasi obbligo prendere una birra gelata, da bere direttamente sul pontile.
Particolare e da visitare, è il museo Erotika, che propone un viaggio nel mondo a luci rosse, dalla storia delle prostitute del 1800 alla moderna industria del sesso. Quello che colpisce di più, però, di questo museo, è la location: si trova proprio accanto alla facoltà di Teologia dell’Università di Copenhagen.
Come da buon paese dell’Europa settentrionale, anche la Danimarca conserva i migliori gioielli della Corona nella sua capitale Copenhagen: nei sotterranei del castello Rosenborg Slot, il più antico Palazzo Reale, corone, scettri, la spada di Stato, l’ampolla del crisma con cui si unge ogni nuovo re.
Louisiana è uno dei più importanti musei di arte moderna del mondo: appena fuori città e vicino al mare, propone anche attività artistiche per i visitatori più giovani, dai tre ai 16 anni.
Strøget è la via pedonale più lunga d’Europa, il posto giusto per cercare un regalo a prezzi accessibili: abbigliamento in cotone, lino e seta da Noa Noa; ricercati gioielli da George Jensen; caffettiere e altri oggetti da cucina, da Bodum; da Illums Bolighus, design per la casa; da Royal Copenhagen, la porcellana.
Nyhavn, il porto nuovo, è forse la arte più pittoresca della città, con ristornati, pub, le caratteristiche case colorate danesi al posto dei vecchi locali malfamati. Qui visse e scrisse lo scrittore danese H.C. Andersen.
Una simpatica usanza universitaria, può essere un divertente quanto mai originale modo di vivere la città: un ballo intorno alla statua di Cristiano V, re rappresentato nelle vesti d’imperatore romano: lo fanno gli studenti alla fine della sessione primaverile, porta fortuna per il futuro … e non si sa mai!
Per quanto riguarda il cibo (oltre alle suddette aringhe!) la cucina danese offre ottime specialità, fra cui salmone affumicato, servito generalmente con una cheese cream, che lo rende estremamente dolciastro; meglio, dunque, provarlo con l’abbinamento con il kiwi a fette non troppo sottili, straordinario anche dal punto di vista cromatico.
Per i vegetariani, c’è posto da Riz Raz; bistecche da Bankerat; 250 tipi diversi di panini da Ida Davidsen.
Karen Blixen, l’autrice de “La mia Africa”, nacque in una casa a Rungsted, appena fuori Copenhagen del 1885. Trasformata oggi in museo, consente di frugare nella vita dell’autrice attraverso i mobili riportati da Nairobi, i quadri da lei dipinti, le lettere e varie diapositive scattate in Africa.
Un locale molto particolare, gay, è il Jailhouse, ovvero prigione: camerieri come secondini e tavoli dietro le sbarre.
Ma Compenhagen offre ai turisti ed ai suoi abitanti, anche uno splendido e romantico tramonto. La postazione migliore per poterlo ammirare, nonché uno dei ritrovi favoriti dalle coppie, è il Bastion & Leven, ricavato da un mulino sul Christianshavn; è famoso anche per il brunch.
La sera, Copenhagen offre locali a tutto spiano. Per gli amanti della dance night, offre: il Rust, che resiste fra i locali storici della città, chiude alle cinque del mattino e ospita dj di fama internazionale; il Vega; lo Stendage 30, vero tempio dell’underground, un locale buio con le pareti ricoperte da graffiti; infine, il Nasa, fra i più esclusivi, con arredi e design “spaziali”.
Roberta Morano