Corsi per patenti nautiche e pubblicità ingannevoli online l’allarme di Confarca: “Mancano norme per la tutela delle scuole in regola”
Dalle pubblicità ingannevoli online ai corsi fuorilegge nei luoghi più impensabili, finanche garage sotterranei e chiese. Specchietti per allodole ed attività abusive che a Roma e nel suo hinterland attanagliano sempre più un settore, quello delle scuole nautiche, già messo duramente alla prova dalla attuale fase congiunturale. È la denuncia di Confarca (Confederazione Autoscuole Riunite e Consulenti Automobilistici) in base al bilancio stilato nei primi tre mesi della stagione estiva 2014: su 18 pubblicità presenti in Rete, stanate grazie alla sinergia tra la Capitaneria di Porto di Roma Fiumicino, l’Ufficio di Vigilanza della Provincia di Roma e la polizia provinciale, soltanto 3 erano a norma. Le altre 15 invece promettevano l’ottenimento di patenti nautiche in tempi rapidi e a prezzi stracciati, addirittura nell’arco di un solo weekend oppure tramite piattaforme e-learning, senza mai frequentare le lezioni all’interno di una scuola nautica. “La sinergia istituzionale finora ha permesso di segnalare alcuni fenomeni di abusivismo presenti su tutto il territorio e dei corsi irregolari sponsorizzati su internet – afferma il segretario nazionale del settore Nautica di Confarca, Adolfo D’Angelo – Tutto questo però non basta, perché occorre una revisione del regolamento provinciale, da attuare nella fase post-commissariale, ed una maggiore collaborazione anche da parte di quei canali sul web che promuovono pacchetti ed offerte irregolari per il conseguimento di patenti nautiche”. Tra le segnalazioni scattate all’autorità giudiziaria, figurano anche quelle ai danni dei corsi abusivi improvvisati all’interno di scuole nautiche di fortuna. In alcuni casi, operavano all’interno di attività commerciali con saracinesche abbassate, in garage, oppure – come accertato lo scorso mese di luglio in zona Roma nord – all’interno di una parrocchia, i cui corsisti erano perlopiù anziani del quartiere. “Mentre per le autoscuole la materia legislativa è ben definita – commenta il presidente nazionale di Confarca Paolo Colangelo – il regolamento per le scuole nautiche presenta ancora delle falle. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti deve tutelare gli operatori presenti su tutto il territorio nazionale facendo chiarezza sulla materia e sulle modalità di svolgimento dei corsi per l’ottenimento delle patenti”.