Cos’è la sindrome del tunnel carpale?
Una patologia che colpisce prevalentemente il sesso femminile è la cosiddetta sindrome del tunnel carpale.
Chiederemo allo specialista il perché, da quali fatti scaturisce e soprattutto i rimedi.
Lo specialista in Chirurgia della mano, al quale ci rivolgiamo è il dottor Luciano Cremona che opera presso la I Divisione dell’ospedale Antonio Cardarelli, diretta dal professor Mario Misasi.
D. Dottore, che cosa ci può dire di questa patologia, è vero che colpisce prevalentemente le donne?
R. La sindrome del tunnel carpale è dovuta alla compressione del nervo mediano al polso ed è la più frequente sindrome canalicolare. Sono colpiti soprattutto soggetti di sesso femminile, con una sintomatologia inizialmente caratterizzata da dolore notturno e formicolio alle prime tre dita della mano e, successivamente, da difficoltà ad eseguire i movimenti più fini tra i quali l’opposizione, ed una graduale quanto costante, perdita della sensibilità delle prime tre dita.
D. C’è un’età in cui questa si evidenzia con maggiore frequenza?
R. Sì: Nelle forme cosiddette essenziali cioè quelle non legate a cause anatomiche o patologiche ben definite, l’età più colpita è quella tra i 45 e i 55 anni, periodo nel quale i fisiologici cambiamenti legati al climaterio, comportano tra l’altro un ispessimento dei tendini che, trovano spazio nel canale del carpo assieme al nervo mediano, provocandone una sofferenza, che può diventare sempre più marcata nel tempo.
D. Quali sono i suggerimenti per evitare , se è possibile, la sindrome del tunnel carpale?
R. E’ difficile evitare l’insorgenza della sindrome del tunnel carpale, se non in quei casi legati a fatti lavorativi, ad esempio quelli micro-traumatici.
D. Il rimedio alla sindrome è sempre un rimedio chirurgico?
R. Nella fase iniziale, che viene definita irritativa, è possibile instaurare una terapia medica che prevede l’uso di farmaci antinfiammatori e neurotrofici, ed eventualmente, l’uso di tutori, ma successivamente la terapia è chirurgica.
D. C’è certezza che una volta operati di tunnel carpale non ci si trovi di fronte ad una recidiva?
R. La recidiva è un’evenienza non frequente, se si segue una corretta fase post-operatoria.
D. Con che frequenza si evidenzia in maniera bilaterale?
R. L’interessamento bilaterale è frequente, anche se di gravità non sempre uguale.
D. Possiamo asserire che si tratti, visto l’elevato numero di casi, di una patologia sociale?
R. E’ molto frequente ma, non si può parlare di una vera e propria patologia sociale.
D. Una domanda “seccante” ma che devo rivolgerle, lei comprenderà: qual è la preparazione dei nostri chirurghi relativamente alla chirurgia della mano?
R. Il livello è ottimo.
D. L’ultima utile informazione dottore: dove operano i “nostri” chirurghi, c’è una divisione di chirurgia della mano nell’ospedale più grande del Mezzogiorno?
R. I pazienti vengono visitati nell’ambulatorio di chirurgia della mano che è attivo il mercoledì previo prenotazione. Quelli con patologia chirurgica vengono, tramite il day hospital, preparate all’intervento ed operate in tempi brevi.
La conclusione è che esiste l’informazione medica ma, ancor più importante, esiste il buon Servizio Sanitario, e noi vogliamo sottolinearlo, perché le “nostre” positività che non sono fatti eccezionali, tutt’altro, devono far notizia.
a cura di Brunella Postiglione