Crisi? Da single è meglio
Più opportunità di carriera e maggiore capacità di spesa: ecco la situazione degli spiriti liberi in Italia Stipendi decurtati, inflazione e carovita: tutti termini ormai entrati nel vocabolario comune per dare atto dell’attuale crisi economica. Ma in quale condizione versano i single italiani? Come stanno fronteggiando questa congiuntura di stallo/recessione economica? I dati relativi all’andamento dell’economia italiana non sono incoraggianti. Secondo alcune statistiche diffuse dal centro studi di Confindustria relative al mese di aprile, si è registrato un abbassamento della produzione corrispondente allo 0,6% e degli ordini pari all’1,2% rispetto al mese di marzo. Speed Date, agenzia specializzata nell’organizzazione di eventi per single, ha condotto una ricerca su 2.000 iscritti al portale per ricostruire la situazione degli spiriti liberi. Se è vero che in tempi di crisi dividere le spese può essere proficuo, è altrettanto vero che i costi sostenuti da una famiglia con figli non sono esigui, anche se ripartiti tra tutti i membri che ne fanno parte. Proprio per questo motivo, nonostante l’Ocse metta in evidenza come gli spiriti liberi siano tra le fasce della popolazione maggiormente vessate dalle trattenute fiscali, essere single in tempi di crisi è comunque conveniente, almeno dal punto di vista strettamente economico. Gli stipendi dei single, infatti, sono tendenzialmente più alti rispetto alla media, in virtù del fatto che il 64% ricopre ruoli di rilievo e cariche di responsabilità. Questo, unitamente alla possibilità di spendere l’intero stipendio per soddisfare solo i propri bisogni, pone il single in una situazione tutto sommato favorevole, lasciando ampio spazio anche ad acquisti non rigorosamente necessari, come quelli relativi alle passioni e al divertimento. “L’attuale situazione economica ha colpito tutti, ma penalizza in particolar modo le famiglie che, talvolta con il solo stipendio del capo famiglia, devono provvedere al sostentamento dei coniugi e dei figli” commenta Giuseppe Gambardella, fondatore di Speed Date e di Speed Vacanze, tour operator on line leader nella vendita di viaggi di gruppo per single. “Da questo punto di vista i single si trovano in una posizione “privilegiata”, possono, infatti, disporre delle proprie entrate in maniera piuttosto libera e, non dovendo provvedere a terzi, riescono con più facilità a spendere anche in attività ricreative, abbigliamento, viaggi e prodotti culturali”. Sul quadro appena delineato va operato un importante distinguo: infatti, se questa è la situazione che inquadra i single già inseriti nel mondo del lavoro, ovvero quelli che coincidono con l’ampia fascia che comprende la popolazione single tra i trentacinque e i cinquant’anni, per quanto riguarda i più giovani lo studio condotto da Speed Date tratteggia una situazione differente. La difficoltà di immettersi nel mercato del lavoro, fa sì che tra i venticinque e i trentacinque anni prevalgano i giovani che vivono ancora con i propri genitori, corrispondenti al 19% degli intervistati; più esiguo il numero di coloro che, per limitare le spese e godere al contempo della propria autonomia, hanno deciso di dividere casa con amici o estranei, sono solo il 5%. “Rispetto agli altri Paesi i giovani italiani tendono a lasciare più tardi il nido domestico, l’attuale situazione economica e la difficoltà ad immettersi nel mercato del lavoro non agevolano questo rito di passaggio” commenta Giuseppe Gambardella e prosegue “questa situazione favorisce da un lato il risparmio, dall’altro consente ai giovani di spendere almeno parte di ciò che guadagnano per i propri interessi, cosa che non sarebbe possibile se dovessero provvedere dalla A alla Z al proprio sostentamento”.
Laura Riccobono
Ufficio Stampa – Speed Date