Debutto nel salotto Santanelli. Nei bagni di una vecchia stazione
Se per il Teatro Cerca Casa, viene pensato uno spettacolo ad hoc, succede che per 45 minuti gli astanti dimentichino di essere in un salotto di Napoli del 25 marzo 2013, quando dalla porta di casa del maestro Santanelli entra Imma Villa e il suo personaggio di madre e donna provata.
Con lei l’energia è palpabile e lo spazio subito contagiato.
Unico elemento scenografico una radio anni ’40 “Maramao perché sei morto pan e vin non ti mancava” tuona all’arrivo di un giovane (interpretato da Antonio Agerola) che si confessa gay: “È come se Lui facesse esplodere tutto il mondo!”
Amore e odio per un “lui” che è figlio della donna provata ma al contempo amante del giovane. Dolore e rabbia per averlo trovato immerso nel sangue, ucciso da una presunta virilità che lo ha additato come “frocio”.
Il confronto incalzante tra la madre e il ragazzo poteva essere la solita storia del pregiudizio che ha spezzato per sempre le ali d’ angelo che la mamma aveva costruito per lui da bambino.
La confessione d’amore omosessuale del classico fidanzato perfetto poteva essere il solito racconto sebbene addizionato dal giallo di una morte tragica avvenuta nei bagni di una vecchia stazione.
Ma di omosessualità bisogna saper parlare e la paura bisogna saperla sentire.
.“Nel teatro portato in salotto il mistero si apre immediatamente, è necessario puntare sugli stati d’animo e non soffermarsi troppo sui particolari” Carlo Cerciello colpito dalla recente legge di Putin contro l’omosessualità, trova, anche questa volta, il modo per farsi ascoltare dal pubblico, di riflettere su tematiche attuali attraverso percorsi storici e perizia registica.
Anita Laudando