DESTRA O SINISTRA? QUESTIONE DI CERVELLO
Una risposta piuttosto difficile in questo periodo, che metterebbe in imbarazzo i politici stessi, è quella da dare alla domanda “Sei di destra o di sinistra?”. Eppure, secondo un recente studio britannico, l’orientamento politico di ciascuno è scritto in maniera chiara nel nostro cervello.
Ryota Kanai e la sua equipe di ricercatori, ha condotto uno studio su 90 volontari ai quali è stato chiesto di descriversi come liberali o conservatori, utilizzando una scala di valori compresa tra 0 e 5.
In seguito, gli scienziati hanno analizzato le loro strutture cerebrali ed hanno scoperto che chi si dichiara liberale tende ad avere una corteccia cingolata anteriore più sviluppata, mentre i conservatori hanno un’amigdala (parte del cervello che gestisce le emozioni) più grande.
In passato i ricercatori avevano già condotto studi che mettevano in relazione caratteristiche psicologiche con l’orientamento politico; quello di Kanai è il primo lavoro che le collega anche alla conformazione fisica del cervello.
I conservatori, infatti, sembrano più sensibili all’ansia, mentre i liberali tendono ad essere più aperti a nuove esperienze.
Ciò che ancora non è chiaro è se siano le preferenze politiche ad influenzare le strutture cerebrali o viceversa: il cervello nei primi anni di vita non ha ancora una conformazione ben definita, ma questa si forma anno dopo anno.
«Ma prima di poter affermare che le scelte in cabina elettorale sono una questione fisica, servono ancora molti studi » mette in guardia Kanai.
Certo è che se gli scienziati britannici avessero ragione, la fisiologia del cervello potrebbe spiegare anche altri tipi di comportamento, come il disinteresse per la politica di molte persone.
E il tuo cervello da che parte sta?
A cura di Valeria Sorrentino.