Donne vittime delle violenze
La violenza sulle donne e’ frutto di una sottocultura che non rispetta i diritti umani. In una societa’ in cui i valori si affievoliscono, in cui l’avere sembra prevalere sull’essere, in cui l’immagine della donna e’ sempre piu’ legata allo stereotipo dell’apparire, e’ necessario fermarsi a riflettere su un fenomeno che e’ ormai diventato un’emergenza”. Sono le parole della presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Claudia Lombardo, in occasione della giornata mondiale della violenza sulle donne.”Il mio pensiero, prima di donna e poi di legislatore va a tutte quelle esponenti del mondo femminile che hanno subito, o subiscono, qualunque tipo di violenza sia fisica che psicologica. I dati parlano chiaro: in Italia – afferma Lombardo – una donna su tre, tra i 16 e i 70 anni, nella sua vita e’ rimasta vittima della violenza di un uomo. Non sempre ci si riferisce alla violenza fisica, spesso, gli atti di brutalita’ sono psicologici, quindi piu’ nascosti e, pertanto, meno denunciabili. E il trend della violenza sulle donne e’ in continua crescita: negli ultimi 10 anni le violenze sono aumentate di oltre il 300%. Dati allarmanti che si riferiscono a un quadro europeo ma che certo non si discostano molto dalla realta’ della Sardegna..”E allora cosa fare? Noi legislatori dobbiamo trovare strumenti normativi che consentano alle donne di poter vivere in una societa’ civile e sicura. Un passo avanti – prosegue Lombardo – e’ stato fatto sicuramente con la legge sullo stalking che ha introdotto nuove ipotesi di reato con lo scopo di coprire un vuoto legislativo relativo a condotte reiterate di minacce, molestie, azioni di disturbo. Ma c’e’ ancora tanto da fare per spezzare il muro di omerta’ e il circolo vizioso in cui le donne vittima delle violenze sono costrette a vivere nel silenzio.
A cura di Anna fusco