E’ tempo di ritiro dalla scena per la vecchia tv, il digitale sui piccoli schermi.
Lo switch-off del digitale terrestre sta coinvolgendo le regioni del Nord Italia e con esso si avvicina l’ora di rottamare anche i piccoli televisori sparsi per casa, in cucina o nelle camere. Il vecchio 14 pollici lascia il posto ai nuovi lcd in formato 16:9, ideali anche per collegare videogiochi e computer. Nova 24 ha messo a confronto quattro tv da 22 pollici, scegliendo tra i pochi che già dispongono della retroilluminazione led, l’ultima frontiera in fatto di risparmio energetico. La particolarità più evidente del Panasonic TX-L22D28 è la docking station per iPod o iPhone, un’idea interessante per i più giovani che potranno vedere filmati e fotografie archiviati sui portatili di casa Apple; magari meglio evitare di riprodurre la musica perché i diffusori di un tv non sono all’altezza. Ma la caratteristica tecnica più importante è l’utilizzo di un pannello di tipo IPS, diverso dai comuni lcd perché permette un angolo di visione molto più ampio della media, caratteristica importante per un tv di taglia piccola. Notevole anche la finitura della cornice, disponibile in diversi colori anche se fin troppo lucida; insolita l’inclinazione a 45° imposta dalla base da tavolo. Nell’uso quotidiano si apprezza la qualità delle immagini, magari correggendo la modalità standard o scegliendo quelle Cinema che sono le più equilibrate. La sensibilità in antenna è nella media e comunque le prestazioni salgono notevolmente con i pochi canali tv HD o con una vera sorgente HD, dove il pannello può esprimersi al meglio. Limitata purtroppo la compatibilità con alcuni formati video caricabili da card SD (manca stranamente uno slot usb): semaforo rosso per i gettonati MKV. Modesto anche l’audio ma comunque abbiamo sentito di peggio.Il Samsung UE22CE4000 riprende la stessa estetica ultrasottile dei modelli più grandi, tanto sottile che alcuni ingressi hanno bisogno di uno speciale adattatore in dotazione. Se la parte frontale è molto bella e curata, non altrettanto si può dire del retro che è molto rustico. Il pannello HD ready dà il meglio di sé con sorgenti ad alta definizione come i blu-ray, meno bene con i programmi tv per i quali va segnalata una sensibilità in antenna inferiore alla media. La taratura base della modalità standard non ci è piaciuta, troppo forzata sul contrasto e sulla luminosità; comunque le possibilità di regolazione vanno ben oltre le capacità dell’utente medio. Modesta l’apertura dell’angolo di visione e modestissimo l’audio, anche sul parlato. Molto buona invece la compatibilità con i formati video caricabili da chiavette usb, caratteristica importante per il pubblico più giovane.Lo Sharp LC-22LE320 si presenta con un’estetica completamente candida del supporto e del lato posteriore – ma c’è anche la versione nera – mentre la cornice attorno allo schermo è nera. Il pannello dello Sharp è l’unico a risoluzione Full HD, un vantaggio notevole con sorgenti altrettanto definite come blu-ray e videogiochi ma che potrebbe creare problemi con i programmi tv. Alla prova dei fatti però lo Sharp ci ha piacevolmente sorpreso per molti aspetti: la sensibilità in antenna è superiore alla media permettendo l’uso anche con segnale precario, la taratura di base è tutto sommato accettabile e le regolazioni sono abbastanza semplici, Le prestazioni video diventano eccellenti con i blu-ray e la differenza con un pannello solo hd ready – da breve distanza – è netta, la compatibilità con i contenuti da chiavette usb è molto ampia e il consumo è tra i più bassi della categoria. Unico neo l’audio, con i minuscoli altoparlanti che diffondono verso il lato posteriore. Il tv Philips 22PFL3405 ha un’estetica abbastanza curata (in versione bianca o nera) anche se realizzata con materiali economici, la versatilità non è ai massimi livelli – un solo ingresso hdmi – e dall’ingresso usb la compatibilità è ferma alla vecchia opzione musica o fotografie: troppo poco per il prezzo richiesto. Piacevole invece l’avvio della visione, con una sorta di percorso guidato per trovare la migliore immagine secondo i gusti personali. La sensibilità in antenna è nella media. Il telecomando è molto semplice da usare, così come le modifiche Smart per immagini e suoni; discutibile invece la classificazione dal numero 200 per le tv analogiche, a breve potrebbero crearsi conflitti di posizione, seppure si possa creare un elenco di canali preferiti. Con una sorgente blu-ray le prestazioni sono di buon livello per quanto riguarda la qualità delle immagini, anche lasciando le impostazioni base di fabbrica. Sufficiente l’audio con diffusione verso il basso.Conclusioni Per tirare le somme prendiamo ora in esame anche i prezzi, tutti superiori alla media per colpa della retroilluminazione led. Su questo terreno il Panasonic è penalizzato nonostante la finitura molto curata, il dock per l’iPod e il pannello IPS, indubbi valori aggiunti che però potrebbero non interessare a tutti. Il Samsung è vincente per l’estetica curata e il prezzo competitivo, però al momento della visione e dell’ascolto gli entusiasmi si spengono. Il piccolo tv Sharp si fa apprezzare alla lunga con un comportamento equilibrato, il giusto prezzo e una finitura molto curata, senza dubbio il migliore con i blu-ray grazie all’unico pannello Full HD in questo confronto. Il Philips pecca in versatilità con il suo ingresso usb limitato e una costruzione economica, ma si rifà con la visione dei programmi televisivi e con un facile approccio alle impostazioni iniziali.
A cura di Mauro Bracale