Egitto: Scoperta statua di Ramses II rimasta sepolta nel fango per 3.000 anni
Si tratta della scoperta archeologica più importante della Storia moderna. Una antichissima Statua, raffigurante il faraone Egizio Ramses II, noto anche con il nome di Ozymandias, è stata rinvenuta da un team di archeologi egiziani e tedeschi nella parte orientale della moderna Cairo, dove un tempo si ergeva un grande tempio dedicato al Dio Sole, la cui costruzione fu voluta proprio dal faraone Ramses II, il quale si pensa che fu colui che si oppose a Mosè durante l’Esodo. La statua era sepolta sotto l’acqua stagnante ed il fango; gli abitanti della baraccopoli situata nei pressi del sito di ritrovamento sono stati i primi ad avvistare la statua e dichiarano di aver visto affiorare dalla melma fangosa prima un frammento della testa, poi della corona e infine di alcuni tratti del viso. Tempestivo è stato l’intervento degli archeologi. Attualmente è un periodo prospero per l’archeologia; infatti circa due mesi fa è stato ritrovato nei pressi di Tebe un complesso di 660 statue ispirate alla figura della divinità Sekhmet. Dopo il rinvenimento gli studiosi hanno stimato che la scultura risale a circa 3.300 anni fa. Il ministro egiziano Khaled Al Anani dichiara che questa è tra le più importanti scoperte archeologiche del Paese.
A cura di Giovanni Ragozzino