Ekk le vacanze tipiche in Abruzzo!
L’Abruzzo certamente non è solo l’Aquila perché le iniziative non mancano nelle altre province come Pescara e nelle vicinanze. A soli 18 chilometri dal capoluogo vi è Città di Sant’Angelo, uno dei “Borghi più belli d’Italia”, che ben si presta ad una visita per vivere un’atmosfera piena di fascino. Si può partire dalle numerose manifestazioni culturali ed enogastronomiche che si svolgono nel corso dell’anno per andare alla scoperta dei beni architettonici di grande valore. Questo antico borgo accoglie il visitatore in una dimensione unica, che stupisce per la sua vivacità, le sue sentite tradizioni, il suo incantevole paesaggio collinare.
E’ qui, in questo borgo incontaminato e rilassante, che nasce “Ekk Vacanze Tipiche d’Abruzzo” (www.ekkabruzzo.it), un progetto di vacanze esperienziali che, gestito dai giovani della cooperativa Madamadorè e organizzato da Vivere l’Italia, propone vari itinerari come la “festa dei banderesi” di Sant’Urbano a Bucchianico (Chieti) patrocinata dall’Unesco. Il portale dedicato al progetto sarà lanciato alla fine di maggio con tante sorprese in serbo per chi vuole scoprire un Abruzzo inaspettato e assolutamente irresistibile: posti in prima fila da protagonisti per rievocazioni storiche o scorci di vita rurale, in cui l’Abruzzo lo si conosce dall’interno.
Nell’itinerario “Settembre, andiamo” vi è l’Abruzzo dai riverberi dannunziani, senza messinscene. I pastori abruzzesi ripetono gli stessi percorsi di sempre, sull’antico tratturo: un percorso che ricalca la memoria degli avi, con il suono placido che fanno le mandrie di pecore al passaggio. Il percorso proposto da Ekk è stagionale e strutturabile a vari livelli: da Ospite del Pastore (passeggiata) a Pastore apprendista (dall’alba al pomeriggio), Pastore senior (l’intero fine settimana, con pernotto in rifugio), Pastore master (15 giorni in alta montagna). Non mancano tappe di ristoro, di storia e tradizione pastorale, e di riflessione.
In “Asino chi non viaggia” un asino o un cavallo diventano il mezzo privilegiato dal quale scoprire le numerose zone abruzzesi assolutamente impervie o comunque ardue da raggiungere a piedi o in auto.
Il percorso “L’Abruzzo che ti strega” consente di assistere alla rievocazione storica di un processo alle streghe culminante nel rogo delle stesse nel borgo del Teramano. Sono previsti mini corsi per assaggiatori di olio e degustazioni del pecorino di Farindola e di vini abruzzesi.
Nell’itinerario “Sagra della Mugnaia” di Elice si fa un tuffo nel Medioevo mediante una rievocazione medievale che impegna centinaia di figuranti abruzzesi. La sagra è dedicata ad un piatto tipico del territorio, la pasta alla Mugnaia, la cui preparazione viene insegnata ai turisti di Ekk Vacanze Tipiche che successivamente vengono invitati a scegliere il proprio costume.
A Scanno, paese prevalentemente di pastori, i matrimoni si celebravano nei mesi estivi, periodo della permanenza degli uomini sui monti. Ogni anno, il 14 agosto, “Il matrimonio scannese” permette di rivive la celebrazione civile del rito del matrimonio: un rito suggestivo in costume tradizionale. Si potrà partecipare ad un matrimonio scannese, prendendo parte ad un festoso corteo nuziale che sfila per il centro storico di Scanno e che si scioglie con il rito della sciarra – il tradizionale lancio di riso, confetti, noci e monete – al quale segue un ricco banchetto nuziale.
Tutti gli itinerari del progetto partono dal complesso turistico Ekk Abruzzo, inaugurato il mese scorso dopo tre anni di lavori e sito in provincia di Pescara nella struttura dell’ex Cantina Santangelo, ai piedi del borgo di Città Sant’Angelo. L’Eco-Hotel, diretto da Lorenzo Ucci, rappresenta il frutto del recupero di un luogo dove un tempo nasceva il vino. «Si tratta di un’unica struttura di oltre 25mila metri quadri – dice Umberto Febo, ideatore del complesso – dove trovano spazio: un albergo, un ristorante, un bar, un vivaio ed un mercato di prodotti tipici abruzzesi».
Per raccontare l’Abruzzo e le sue tipicità Ekk Mercato ha creato un nuovo modo per facilitare il consumatore nella scelta dei prodotti: gli scaffali sono stati pensati secondo la formula di dividerli per colori abbinati ad una determinata area di provenienza, come il giallo zafferano per indicare l’Aquila, il verde quale simbolo dell’agricoltura del chietino e così via. Questo nuovo modo di concepire il mercato è stato curato dal “talent scout del gusto”, Tino Fortunato Di Sipio, con la specificità data al consumatore di poter anche assaggiare i prodotti prima di comprarli. Dove? Proprio nel ristorante accanto, dove lo chef Gabriele Marrangoni farà emergere le bontà dei piatti tipici sia della cucina regionale che provinciale.
Harry di Prisco