Enzo Avitabile……..oltre la musica.
In un clima di vociferante esaltazione ha avuto luogo nella serata di sabato 12 luglio, presso la festa dell’Unità di Pomigliano D’Arco, nel giorno che precede la sua conclusione, il concerto di Enzo Avitabile. Star indiscussa del firmamento internazionale della musica, ha regalato al pubblico presente, oltre due ore di concerto, di puro ritmo, attraversando molteplici percorsi musicali, frutto di una sua personale ricerca interiore che lo ha condotto nel corso di tutti questi anni a raggiungere un suo universo musicale e da esso i suoni provenienti dal mondo. La sua napoletanità, il dialetto inteso come suono personale e il suono stesso come strumento fondante di ricerca. La sua musica passa attraverso l’ascolto di tutti gli stili che essa crea, dalla “word music” al “iazz fusion”, l’aver collaborato e duettato con artisti del calibro di “James Brown” “Tina Turner”, oppure le tante partecipazioni di successo sul finire degli anni ‘70 e inizio anni ’80 con Pino Daniele, mitico quel concerto in Piazza del Plebiscito per quelli della mia generazione, ancora poi lavori con Edoardo Bennato, e tanto altro. La vera consacrazione di questo talento della musica universale, da sempre alieno da produzioni commerciali, arriva nel 1982, anno del suo primo lavoro discografico dal titolo “Avitabile”, composto da nove brani, nei quali si inizia a percepire la carica “black” dell’artista. Nel 1986 si presenta al grande pubblico con un lavoro che gli darà la grande notorietà “S.O.S. Brothers” di cui fa parte la mitica “Soul Express” che lo porterà a vincere un premio internazionale, come miglior lavoro “dance” dell’anno. In questa notte di musica, la folla raggiunge il suo delirio, i ritmi afro-cubani e le personalissime esibizioni prodotte dalla sua “band” riempiono la magia della notte. Nella sua musica è presente tutta la sua anima, dalla quale traspare una realtà sonora che lui stesso ama definire “indefinibile”. Oggi quel ragazzo di Marianella, quartiere di Napoli, continua a inseguire quel sogno, che lo visto fin da bambino inseguire questa passione. A lui tutta la nostra riconoscenza per una notte stellare
A cura di Salvatore Cutolo