Essere adolescenti al giorno d’oggi e il ruolo della tecnologia
di Ennio Silvano Varchetta
Ci siamo occupati varie volte di adolescenza e abbiamo trattato di questa delicata fase della vita attraverso singolari sfaccettature.
Ma cos’è l’adolescenza e come viene vissuta?
Può sembrare uno dei momenti migliori della vita, ma in realtà, come abbiamo già sottolineato, è piena di problematiche. Un aspetto che caratterizza gli adolescenti di oggi e che oggettivamente costituisce una grande differenza rispetto al passato è l’utilizzo della tecnologia. Quest’uso può essere eccessivo ed avere effetti negativi: può portare all’isolamento dal mondo esterno, all’aumento del nervosismo e dell’irascibilità, alla dipendenza e a una problematica ancora più grave, il cyberbullismo. Quando si arriva a questo siamo ovviamente già in una fase patologica.
Bisogna dire che la tecnologia, però, ha anche tanti aspetti positivi: è fonte di divertimento e di svago e ci dà la possibilità di comunicare facilmente e di migliorare i rapporti sociali a distanza. D’altra parte ci sono conseguenze negative per i rapporti in presenza, perché si tende a rifugiarsi prioritariamente on-line. Inoltre l’uso eccessivo degli strumenti tecnologici influisce anche sul rendimento scolastico, perché presi dai giochi e dai social si trascurano i doveri scolastici e questo può creare stati d’ansia. Senza che ognuno di noi se ne renda conto, i dispositivi elettronici rubano gran parte del nostro tempo, nel quale si potrebbero fare altre attività: una passeggiata all’aria aperta, una chiacchierata con un amico, una partita a calcetto…
Nel periodo dell’adolescenza viviamo tanti cambiamenti non solo fisici ma anche psichici. Cambiano i nostri interessi: quando siamo piccoli preferiamo essere coccolati dagli adulti, mentre adesso vogliamo stare soprattutto con i nostri coetanei e i rapporti con gli adulti possono diventare difficili. Cominciamo ad essere più indipendenti, compiamo azioni che a volte per i nostri genitori sono insensate e non sempre diamo spazio ai loro consigli. Ma alla fine i genitori restano dei punti di riferimento molto importanti: solidi e sicuri. Ci sono diversi modi per affrontare l’adolescenza. Molti ragazzi hanno paura di sbagliare o di diventare infelici. Tanti si sentono insicuri, non si sentono all’altezza degli altri e si chiudono in loro stessi. Capita anche di cambiare le proprie abitudini e seguire quelle degli altri, perché gli altri sembrano perfetti: più belli, più intelligenti, più simpatici di noi. A volte cambiamo per accontentare gli altri, forse per paura di non essere accettati o di essere giudicati. Ma ci sono anche tanti aspetti positivi nell’adolescenza: usciamo molto di più con gli amici e ci divertiamo in compagnia. Viviamo tanti momenti di felicità e spensieratezza. Sogniamo ad occhi aperti e cominciamo a progettare il nostro futuro.
Appena ci piace una ragazza/o cominciamo a fantasticare e se poi ci innamoriamo viviamo sollevati da terra, tutto ci sembra bello e significativamente perfetto.
In conclusione è importante trovare un giusto e sano equilibrio in tutto e anche nell’utilizzo della tecnologia: educare i giovani sulla gestione del tempo e sull’importanza di pianificare e ponderare l’uso degli strumenti tecnologici con il bilanciato inserimento di attività all’aria aperta e sociali. Solo in questo modo potremo garantire che la tecnologia, in tutte le sue declinazioni, sia uno strumento positivo per la vita degli adolescenti.
Ennio Silvano Varchetta
Docente e giornalista pubblicista. Scrive di scuola, attualità, cultura. Collabora con periodici e quotidiani. È presidente di un’ associazione culturale, L’ElzeViro e membro della Stampa Campana – Giornalisti Flegrei. Con istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado promuove convegni e incontri su Educazione alla Legalità, Storia, Letteratura, Politica, Sociale. È docente di Sostegno – area umanistica con una specializzazione polivalente post laurea in strategie di inclusione nelle scuole Secondarie di secondo grado. Si è occupato per diversi anni di dispersione scolastica e minori a rischio in aree difficili della città di Napoli. Ha ricoperto svariati incarichi nelle scuole e negli istitutistatali.