Ferrara
Da esplorare in bici oppure in volo, sul Delta del Po, è la città dei Finzi Contini e degli Estensi, un vero concerto di piaceri: alta cucina, poesia, grande architettura… Ferrara.
Basta crederci, anche se non si riesce a sentirli. La tomba di Beatrice d’Este, secondo la tradizione, trasuda acqua e, soprattutto, emette strani rumori. Più d’uni li avrebbe sentiti, più d’uno non avrebbe mai ascoltato altro che il silenzio.
Se si sceglie la via del salutismo, la salama da sugo è un inciampo terribile. Ma se invece si è inclini alle tentazioni che “fanno malissimo” , questo tipico prodotto ferrarese è un incanto. E’ un impasto di carne suina macinata con vino rosso, sale, pepe nero, noce moscata, cannella e chiodi di garofano, viene stagionata per un anno e va cotta per 6-8 ore in acqua bollente. La adorava perfino Greta Garbo.
Due ruote e mille percorsi. Ferrara è la città ideale per andare in bicicletta, e lo prova il fatto che oltre il 30 per cento degli abitanti usa la bici come principale mezzo di trasporto. Per sapere dove e come dirigersi e come affittare le due ruote dare un’occhiata a www.ferrarainbici.it.
Navigando sul Po. Magari la domenica, aperitivo incluso. Dalle 10 alle 13, imbarco alla Darsena San Paolo. Si possono portare anche le biciclette, per poi proseguire dove si vuole.
Cristoforo da Messisbugo fu il più celebre e acclamato gastronomo della Corte Estense, nominato Conte Palatino da Carlo V nel 1533. Autore di testi di arte culinaria, tra cui Modo di ordinare banchetti, apparecchiare tavole e fornire palazzi presso gli Estensi, oggi dà il nome a u frequentato wine bar di tendenza. Al Messisbugo si ritrovano la Ferrara gaudente e la bella gioventù della città.
La ciupeta, o coppietta, è il tipico pane ferrarese, uno dei tesori della gastronomia d’Italia. Assaggiare quello di Perdonati, al 108 di via San Romano, dove viene ancora attorcigliato a mano. Ottimo con il salame all’aglio locale.
Casa d’Este fu una vera dinastia di mecenati. Della loro protezione beneficiarono due fra i maggiori letterati del secondo Rinascimento, Ludovico Ariosto e Torquato Tasso. I loro capolavori, L’Orlando Furioso e La Gerusalemme Liberata, vennero scritti, almeno in gran parte, proprio a Ferrara. La casa di Ariosto si visita ancora e incantevole è anche la palazzina ad un solo piano e con giardino dove Marfisa d’Este riceveva Tasso. Schifanoia è invece il nome dato al palazzo costruito nel 1358 per Alberto d’Este allo scopo di “schivar la noia”. Non è dato sapere se fosse una sorta di “bunga bunga” ante litteram, ma certo era luogo di svaghi e di piaceri. Visita interessante.
“Nelle terre dell’Ariosto” è ristornate dove si può scegliere fra le proposte del menu o affidarsi ai “percorsi”: dell’oca, dello storione, di casa d’Este. Quest’ultimo prevede, fra le altre cose, cappelletti in brodo di pere, storione al forno con farina di castagne e funghi, petto d’oca fritto con pastella al riso laccato con miele e ciliegie. Cantina adeguata, conto ragionevole. Menu interamente dedicato all’anguilla al Cantinon di Comacchio.
La più vecchia osteria d’Europa, e dunque del mondo, è Al brindisi, già Osteria del Chiucchiolino. Aperta nel 1435, resiste al tempo ed è ancora molto frequentata. Propone una serie di menu, a partire da 13 euro: il più richiesto, quello della tradizione, prevede pasticcio di maccheroni, salama da sugo, panpepato, tre calici di Bosco Eliceo.
Il Duchessa Isabella è un omaggio della storia alla sovrana d’Este. Relais signorile e di charme in un palazzo del XV secolo: servizio accurato e carrozze con cavalli a disposizione degli ospiti.
Via della Volte è lunga due chilometri, e forse non è nemmeno necessario percorrerla tutta. Ma il susseguirsi di archi a tutto sesto o a sesto acuto, realizzati fra il XIII e il XIV secolo, ne fa una delle strade più suggestive della città.
La Bottega di Comacchio è un vero tempio delle delizie locali. Dal riso Carnaroli del Parco del Delta alle acqua delle marinate, una conserva ottenuta con una specie di pesci latterini, ai topini d’Ognissanti, golosi biscotti. In via Pescheria a Comacchio.
Il Palio di Ferrara è considerato il più antico del mondo, datato 1279. Si svolge a maggio, con corteo storico di oltre mille figuranti e gare di corsa nello splendido anello ellittico di piazza Ariostea.
Il tramonto più bello si può osservare in volo sul Delta del Po, a bordo di un ultraleggero. In Valle Gaffaro si trova una pista turistica per deltaplani, ultraleggeri e alianti. Decollo e via, per ammirare dall’alto terra e acque. Info su www.volodelta2000.net.
Per gli amanti delle serate in discoteca, Il Pomodoro è il locale della notte ferrarese. Molto frequentati anche il Madame Butterfly, per gli appassionati di techno e heavy, il College, ristorante con palcoscenico e pista, e anche il Renfe.
Roberta Morano