Galà con i Discepoli di August Escoffier
Un indimenticabile momento di vita, accompagnato da grande emozione per chi ama la buona cucina, è stato il galà vissuto da premiati e partecipanti all’evento con l’“XIII Capitre General della Campania de l’Ordre International des Disciples d’Auguste Escoffier” . La suggestiva location del ristorante “Le Arcate” di Napoli, che ha ospitato la kermesse, ha con le sue ampie sale accolto ospiti e premiati che hanno goduto in primis dell’effetto scenico del panorama della città partenopea con lo sfavillio di luci ad ampio raggio e poi con questa visione delle prelibatezze culinarie elaborate dall’executive chef della struttura Claudio Campanile e dal suo staff. Nel corso della serata è stata celebrata anche la cerimonia di intronizzazione dei nuovi associati all’”Ordine internazionale dei discepoli di August Escoffier”, la nota associazione di cuochi professionisti nata in Francia per esaltare il buon nome e le tradizioni della cucina classica che raggruppa intorno a se chef di chiara fama di tutto il mondo. Il sodalizio, con sede centrale a Nizza, presso il museo dedicato al grande maestro, ha sedi di rappresentanza in tutti i cinque continenti. Attualmente questa associazione vanta come responsabili Monsieur Biffi di Parigi, quale presidente internazionale, Francesco Ammirati delegato per l’Italia e Gaetano Riccio responsabile per la Campania. La delegazione della Campania è attiva sul territorio regionale dal 1994 ed è composta da numerosi chef, espressione della gastronomia partenopea ed ambasciatori della stessa nel mondo, nonché da illustri personalità, nazionali ed internazionali, legate alla sfera dell’arte culinaria. Lo scopo del sodalizio è: salvaguardare la cucina classica e le varie espressioni delle cucine regionali dei paesi in cui l’associazione ha dimora; favorire incontri e dibattiti per la divulgazione dei propri intenti; evidenziare, attraverso manifestazioni, concorsi e premi, l’attività meritoria dei cuochi ed identificare figure professionali altamente qualificate spendibili nella promozione della cultura gastronomica nel mondo incoraggiando interscambi culturali e professionali tra i cuochi dei diversi paesi. Sono stati numerosi gli ospiti accorsi a “Le Arcate” per vivere insieme ai premiati il momento dell’investitura dei nuovi discepoli con la fascia rossa bordata di giallo ed una padellina sovrapposta che il sodalizio assegna insieme al distintivo e diploma agli chef più meritevoli. Prima di procedere alle premiazioni un doveroso ricordo è stato rivolto alla scrittrice e giornalista Lia Ferretti, recentemente scomparsa, che ha dato tanto a questa categoria attraverso il suo impegno professionale come docente di istituti alberghieri, dei quali il marito Mimmo fu realizzatore in primis in Italia con il primo riconosciuto dal ministero proprio a Napoli in via Giovenale nel 1954, e poi anche per i numerosi testi scritti per gli Ipssar e la partecipazione attiva a tanti eventi di settore. Presente e chiamato subito in causa Paolo Ferretti, figlio di Lia e Mimmo, nato proprio nel ’54, che ha ricordato brevemente l’impegno unito alla passione che mamma e papà hanno sempre profuso nella loro professione della quale è ed intende essere non solo successore ma vero continuatore. Con la stessa umiltà e dedizione di mamma Lia, Paolo ha chiamato i premiati enunciando le motivazioni
dell’assegnazione del prestigioso titolo, alla presenza di Gaetano Riccio presidente dell’Unione regionale cuochi della Fic. I grandi chef sono poi passati a ricevere dal presidente nazionale degli Escoffier, Francesco Ammirati, l”ordinamento” con la speciale formula di rito e la spatola in legno poggiata con due colpi sulla spalla, alla presenza di Nicola Di Filippo e Felice Franzese, rispettivamente presidente e segretario dell’Associazione provinciale cuochi napoletani. La cerimonia è iniziata con grande emozione tra l’esecuzione degli inni nazionali di Francia ed Italia continuando con i momenti dedicati alla consegna delle onorificenze di quest’anno nel ricordo del grande cuoco francese. I Cavalieri della cucina di grande classe sono: Rosario Annunziata del ristorante Cafè Latino di Sorrento, Gaetano Cerciello rist. La Locandiera di Canale di Serino, Vincenzo Donatore dell’Hermitage Capua hotel a Vitulazio, Maurizio Federico dell’hotel Toni di Misano Adriatico, Assunta Ferraro dell’Anema e Core di Anzio, Daniele Frioni dell’Alberghiero di Ceccano, Cosimo Gabbano del rist. Palazzo Cafieri di Pontelatone, Antonio Lionelli patron chef del rist. Ninfeo a Santa Maria Capua Vetere, Giuseppe Nuzzo di Villa Parnaso per Sire ricevimenti d’autore a Napoli, Mariagrazia Pisterzi de La Campanella di Amaseno – Frosinone, Lorenzo Scinto de Il Punto Verde a Castelfranco in Miscano, Pier Giovanni Di Cosmo chef della Casa sollievo della sofferenza a San Giovanni Rotondo, Antonio Esposito chef- patron de La cantina del Pozzo a Lucera, Carmine Fania Best Western Hotel delle Piane. Infine, honoris causa, sono stati insigniti della stessa fascia ma di colore bleu Maurizio Menniti esperto di marketing ed i giornalisti Vera De Luca vice presidente nazionale dei Giornalisti Europei e Pasquale Esposito.
A cura di Giuseppe De Girolamo