Gli oggetti della felicità di Jonathan Adler
Allegria e gioie di vivere sono gli ingredienti delle creazioni di Adler, ceramista e designer nato nel New Jersey nel 1966. Adler si definisce felice, anticonformista, curioso ed è tra i ceramisti più famosi d’America e tra i designer è tra quelli più eclettici ed eccentrici del panorama internazionale. Le sue creazioni sono spesso surreali e irriverenti, i pezzi di arredo, colorati, sofisticati e abbordabili, contribuiscono a creare interni über glam e visualmente sfolgoranti. Il suo stile bizzarro e ironico, richiama certi film di Hollywood, la sua estetica si caratterizza da un irriverente lusso moderno, ogni cosa dovrebbe avere per Adler un pizzico di anima hippy e una goccia glamorous di mondanità. È anche scrittore, infatti sono usciti da poco due suoi libri sul colore e sugli accessori che fanno parte di una nuova collana che ha chiamato “Happy Chic”, perché per lui il design è sinonimo di indiscutibile eleganza, ma deve essere accompagnato da una nota di leggerezza e positività.
Il suo gusto eccentrico può non risultare sempre di facile applicazione, ma rappresenta sicuramente un ottimo punto di partenza per chi, nell’arredare la propria casa, sia stufo dell’eleganza minimalista consigliata e ricercata spesso per paura di sbagliare.
L’ultima delle sue riflessioni è proprio sull’equilibrio tra minimalismo e massimalismo.
Se l’insieme deve risultare pieno, colorato, visivamente forte, questa scelta deve essere sostenuta, per non cadere nel kitsch, da elementi classici, dalle linee semplici e pulite, da bei materiali che rendono i mobili intramontabili. Solo su scelte basiche e solide (in questo senso minimali) si può costruire poi, secondo Adler, tramite accostamenti inusuali e arditi e dettagli eclettici, uno stile vivace e massimalista. Adler si proclama massimalista, ma è un gusto che applica più alla decorazione d’interni. È invece minimalista nei pezzi che disegna.
Una curiosità sul designer è quella che ha lanciato una linea di arredi e accessori per piccoli perché tutti i suoi amici hanno figli e non riusciva mai a trovare il giusto regalo per loro. Adora quegli emblemi di felicità come il leone, la giraffa e il cuore.
A cura di Francesca Morano