GLI SFREGI EMOTIVI:LA VIOLENZA PSICOLOGICA.
Esistono parole, azioni, comportamenti e interazioni che feriscono tagliano e segnano in modo indelebile l’anima. Qual’ è l’identikit dell’aggressore psicologico?. La provocazione continua, l’offesa, la denigrazione, il disprezzare, l’umiliare, l’ossessionare, la privazione della privacy, la svalutazione, la coercizione, il ricatto, il subissare di responsabilità, la menzogna, l’assenza di un adeguato supporto economico, la privazione della libertà, la noncuranza, la trascuratezza fisica-affettiva, l’esclusione dalle decisioni importanti della famiglia, la manipolazione dei sensi di colpa. Queste sono alcune forme con il quale l’aggressore psicologico si manifesta. D’altronde, nella maggior parti dei casi, chi subisce violenza psicologica non se ne rende conto , poichè è difficile accettare che qualcuno che dovrebbe amarti ti usi violenza. Infatti il violentatore psicologico cercherà di indurre l’altro a dubitare delle proprie impressioni e dei propri ragionamenti al punto tale che la sua percezione della realtà e dei rapporti interpersonali risulti completamente errata, che non capisce niente ma che solo attraverso di lui potrà arrivare a capire finalmente come stanno realmente le cose. Inoltre, il maltrattatore psicologico, negherà sempre l’avvenuta aggressione quando la vittima si lamenta. Così la manipolazione psicologica da parte dell’aggressore si manifesterà con l’uso di frasi umoristiche ,ironiche e commenti innocenti come del tipo: “scherzavo tesoro non devi prendertela tanto”. Tanto da portare il maltrattato a pensare di se stesso, che è un’ instabile, privo di ironia. Difatti, l’aggressore psicologico è un soggetto che ha bisogno discaricare sugli altri le proprie frustrazioni evitando così di confrontarsi con le proprie responsabilità e conflitti interiori poiché, attraverso l’umiliazione inflitta all’altro, si consegue l’obbiettivo perverso di occultare la propria debolezza ed incopetenza. Inoltre, il maltrattatore psicologico, si rifiuterà sempre di parlare di ciò che non funziona; questo rifiuto genererà un effetto paralizzante sul maltrattato, poichè gli impedisce di trovare una soluzione. Infatti tutto quello che quest’ultimo può dire verrà in automatico deformato, poichè ogni occasione è buona per svilire l’altro. Inoltre in presenza di altri, le affermazione tese a denigrare, svalutare e criticare, rivolte all’aspetto fisico del maltrattato oppure alle sue iniziative ed aspetti del carattere, si manifesteranno in modo sottile così che i possibili testimoni avvertano solo un vago sentore d’ironia.
Marcel Proust scriveva: “La realtà è più abile dei nemici. Lancia i suoi attacchi contro quel punto del nostro cuore dove non c’è li aspettavamo e dove non avevamo preparato difese”.
Monica Martuccelli -psicoterapeuta sessuologa.
D.ssa Monica Martuccelli , mail: martuccellim@tiscali.it