Con il corso dell’A.P.N. nasce anche la risorsa di un territorio.
E’ partita l’iniziativa sociale che mira anche al recupero di 23 ragazzi da elevare, attraverso varie forme di insegnamenti, al buon vivere civile ed all’apprendere un indirizzo di lavoro è stato promosso dall’Associazione Pasticcieri Napoletani, in collaborazione con la VI Municipalità Barra, San Giovanni e Ponticelli che l’ha Patrocinata, unitamente all’Associazione Figli in Famiglia di San Giovanni a Teduccio, la Parrocchia S.Francesco e Chiara di Ponticelli e sostenuto dagli sponsor Molino Caputo e Azienda Malagoli. Si tratta del primo corso di pasticceria base “Il Miglio d’Oro”, tenuto da grandi maestri pasticcieri italiani, nella sede dell’Apn, in viale delle metamorfosi, 288/300 a Napoli.
Ciro Di Gesto, che in due mesi di mandato presidenziale dell’Apn è riuscito ad organizzare una così grande attività dell’associazione ci dice: “Spero che questa sia la più piccola iniziativa che riuscirò ad organizzare nell’arco dei tre anni di reggenza della presidenza dell’Apn e soprattutto già penso a mettere in atto cose più eclatanti a favore della gioventù. Al mio fianco ho Antonio Castaldo che da mio braccio destro, quale consigliere dell’associazione è sempre presente nei momenti di mia assenza e cura il nostro giornale del quale è responsabile di redazione “La Voce del Pasticciere”, egregiamente diretto dalla giornalista Simona Buonaura. Le 4/5 ore di lavoro giornaliero che svolgiamo in questa prestigiosa sede associativa ci hanno permesso di mettere a punto questo programma di corso e realizzarlo, ma altre iniziative sono pronte per l’autunno di quest’anno. I corsi di – orientamento – che organizziamo a favore, questa volta, dei ragazzi del quartiere che vivono in una situazione disagiata daranno un’infarinatura di quello che è l’arte della pasticceria e credo alcuni resteranno da essa attirati e penso resteranno coinvolti anche con il loro lavoro. I corsi, nuovi per le modalità sociali in riferimento al quartiere intraprese, ci hanno già dato ampie soddisfazioni con altre tipologie di corsisti negli anni addietro perchè sono iniziati da circa 6 anni ed ancora oggi i ragazzi che li hanno frequentati, come quelli della Marina, passano da noi per salutarci e ringraziarci perchè hanno trovato operatività nel settore della pasticceria e negli anni sono stati un passaparola della loro validità e valenza. Abbiamo avuto la presenza delle istituzioni che ci sostengono in questa iniziativa, ma già l’avere avuto in comodato d’uso questi locali del comune, che erano fatiscenti e noi poi a nostre spese con la collaborazione di tutti gli associati abbiamo reso tanto accoglienti e praticamente validi a riunioni, insegnamenti, con aule di docenza ed attrezzature varie di lavoro ed anche un’aula con 12 PC, sono la prova della buona riuscita del nostro impegno che trova poi un grande sostegno da parte di sponsor come il Molino Caputo ed altri. Abbiamo creato questa associazione venti anni addietro, ci crediamo perchè la nostra pasticceria è famosa nel mondo ed intendiamo riportare alla luce ed al gusto le antiche ricette che ci hanno resi famosi senza tralasciare un tocco di innovatività che i tempi richiedono, ma ripeto senza stravolgere la storia. Vogliamo realizzare uno sviluppo sociale dei giovani dando loro, attraverso una tessera, l’opportunità di poter venire a svolgere i loro lavori scolastici nella nostra sede usufruendo delle nostre attrezzature e frequentare anche solo a titolo informativo i corsi che noi professionisti teniamo per l’aggiornamento sul lavoro, sulle materie prime utilizzate dal nostro settore, sulle iniziative da intraprendere per migliorare il mondo della pasticceria e tutte le iniziative sociali che andremo a programmare per meglio indirizzare i ragazzi sul loro avvenire e sulla loro formazione professionale. Nel nostro settore, infatti, è difficile trovare una persona che non pensi al sociale anche fra noi pasticcieri ci confrontiamo e ci aiutiamo a vicenda nel lavoro con consigli e suggerimenti e sono i dolci che noi realizziamo che portano la gioa alla mente che porta poi la gioia al cuore distinguendoci un po dagli altri come professione. Questo nostra zona di Napoli definita – il triangolo della morte – attraverso la nostra opera, cercheremo di cambiarla nel – triangolo della vita – anche perchè quando qualcosa di buono, come era una volta questo territorio, muore, è opportuno che qualcuno si adoperi per farlo rivivere”.
Anna Cozzino, Presidente della 6a municipalità del comune di Napoli, che vanta fra i suoi cittadini quelli dell’Apn, intervenendo all’evento, ha lodato lo spirito con il quale questi pasticcieri operano per rendere sempre più credibile la città partenopea ed il suo interland.
Nel suo discorso la Cozzino ha affermato: “Ringrazio l’Apn per avere offerto a questo territorio un’importante opportunità. Non è la prima iniziativa che l’Apn, qui a Napoli est, una risorsa per il nostro territorio, promuove a favore dei nostri giovani. In realtà è una iniziativa ed un modello, a mio parere, da diffondere per l’importanza di questa formazione. Noi riteniamo, proprio in un periodo particolarmente difficile per l’economia italiana e soprattutto per quella del mezzogiorno, in un momento in cui i giovani non hanno opportunità di lavoro, nonostante gli studi effettuati ed in particolare in un contesto economico così difficile come quello che viviamo nel quartiere dell’area est di Napoli, di offrire a questi giovani la possibilità di frequentare un corso e di avere nel proprio curriculum un’esperienza maturata sul campo, che sicuramente aprirà loro nuove prospettive verso il mondo del lavoro. Allora io credo, che questa che indubbiamente è un’esperienza, è anche l’occasione di rivolgere un appello alle altre realtà produttive ed artigianali del territorio. Cioè noi dobbiamo far si che le imprese che sono su questo territorio ed oggi non è più la zona industriale, ma ci sono ancora delle realtà imprenditoriali molto importanti come l’Ansaldo, la Whirlpool ed altre dovrebbero aprire ai nostri giovani la possibilità di fare un’esperienza sul campo ed ovviamente non parliamo di assunzioni rendendoci conto di quanto è difficile e complesso, ma dare la possibilità di fare semplicemente un tirocinio. Le politiche sociali che si sono ridotte all’osso per una serie di problemi economici e soprattutto finanziari che riguardano gli enti locali e miravano ad offrire semplicemente un sussidio alle famiglie, non si sono rilevate vincenti e noi abbiamo la necessità mettere in campo le sinergie tra istituzioni e territorio. Oggi in questa realtà territoriale napoletana si è verificata una prima sinergia che si è stabilita tra mondo imprenditoriale o imprese artigiane di grande qualità, poi è presente la parrocchia del territorio con Don Eduardo, è presente anche Carmela Manco presidente dell’Associazione Figli in Famiglia, poi c’è la municipalità, soggetti che a volte restano isolati ognuno per la propria parte cercando di fare il possibile, ma ora unendoli e facendoli lavorare sinergicamente credo che abbiamo vere opportunità come quella che si sta verificando con l’apertura di questo corso. Importante al di la dei conseguimenti di lavoro o proseguimento dopo questi corsi, è che attraverso questa azione dell’Apn si è sviluppato da questa mattina un approfondimento sui dolci di Napoli, che ne trasmettono poi la storia e le tradizioni della Campania, aprendo luce e riflessioni su contaminazioni di torte americane che ci arrivano attraverso trasmissioni televisive che ormai in tutte le abitazioni appassionano gli utenti”.
Alla inaugurazione sono intervenuti anche il Presidente del Consiglio Provinciale di Napoli Liugi Rispoli, il Consigliere del Comune di Napoli Marco Russo, i Maestri pasticcieri Luigi Avolio e Giovanni Marigliano, Giuseppe Daddio direttore della scuola di cucina e pasticceria “Dolce & Salato” di Maddaloni,, Raffaele Cardillo Patron-chef del Ristorantino dell’Avvocato in via Santa Lucia 115 a Napoli, numerosi associati dell’Apn e tanti altri invitati di spicco come il Cav. Giuseppe Di Napoli past presidente dell’Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi ed il giornalista enogastronomo Giuseppe De Girolamo Prefetto per la Campania dell’Accademia Italiana di Gastronomia Storica.
La benedizione dell’iniziativa, con un riferimento alle parole di Papa Francesco, rivolte ai presenti da Don Eduardo, è stato il momento conclusivo di una mattinata di valori e buone prospettive che ha vissuto Napoli e L’Apn.
L. C.