Il lamento : l’arte del piangersi addosso!
Cara Rossella,
sono costretta a non poter usare il cellulare e far rispondere sempre a mio marito sul numero di casa perché assillata da una mia amica che si lamenta sempre e mi chiama a tutte le ore del giorno ( inizia al mattino alle sette e continua oltre la mezzanotte). Questo stillicidio sta compromettendo anche il rapporto familiare perché i bambini si svegliano per gli squilli del telefono e mio marito protesta perché queste inutili e perniciose lamentele avvengono anche quando vorremmo stare tranquillamente a guardare la tv. Lei ha una situazione matrimoniale fallimentare che si protrae già da qualche tempo, ma che,ad essere sincera, penso sia stata provocata anche da questo suo carattere difficile. Infatti ,quando tutto le andava bene, le telefonate avvenivano “una tantum” proprio per mantenere i rapporti, mentre viaggi, divertimenti, cene e teatri erano condivisi con altri amici più consoni a questo suo modo di vivere. Da quando il rapporto matrimoniale è peggiorato, i “cari amici” compagni di divertimenti, sono scomparsi ed io sono divenuta la “vera amica”, la confidente, la paziente, che deve assisterla, proteggerla, tutelarla con le relative perdite di tempo e tranquillità. “Vorrei un marito come il tuo…Beata te che sei sempre allegra…Non ti manca niente…Sei fortunata,lui non ti lascerà mai…”. Ecco, manco a farlo apposta mentre ti sto scrivendo mi chiama…Un’altra lamentela in previsione…Che devo fare per farle capire che ho bisogno di un po’ di privacy, senza ferire la sua suscettibilità?
Gaia
Cara Gaia,
detesto le persone che si lamentano! Non solo il lagnarsi produce una notevole perdita di tempo, ma è anche una delle maniere più angoscianti di frustrazione per sé e per chi ascolta. Consiglierei a questi individui insoddisfatti e lagnosi un rimedio eccezionale che placherebbe l’animo: un aiuto, un sorriso, un piccolo gesto di solidarietà verso chi conosce la vera sofferenza. Ahimè,chi ha un simile atteggiamento, difficilmente rivolge il suo sguardo al prossimo, essendo troppo occupato a compatire se stesso! Eh già, perché chi ha la tendenza a lamentarsi è perché non vuole cambiare, preferendo caricare gli altri di problemi personali, emozioni negative e tensioni. Cambiare richiedere coraggio abbinato a grandi sforzi e quindi molto più facile riversare le ansie su chi ha tanta pazienza per ascoltare…Conosco molte persone abituate al “lamento”…Ma lamentarsi e sfogarsi sono due cose ben diverse! Questi “animi” convivono male con loro stessi, hanno bisogno di essere incoraggiati o sentirsi apprezzati e molto spesso incolpano gli altri delle proprie incapacità e della loro sfortuna. Ti avverto che è quasi un’impresa titanica far capire a questa persona che la soluzione sta proprio da un’altra parte e che lagnarsi in maniera ripetitiva serve solo ad allontanare gli amici. Chi si ritiene infelice attribuisce la causa della sua infelicità a qualcun altro e mai a se stesso, quindi la colpa proviene sempre e solo dall’esterno : se tu non l’ascolti, lei ti ritiene colpevole di un’ulteriore disagio e tu ti senti in colpa! Questo circolo vizioso alimenta la dipendenza e se tu non hai il coraggio di parlarle chiaramente, diverrà un mantra senza fine! Quindi armati di coraggio e parla con franchezza del suo modo sbagliato di sfogarsi e chiedere consiglio. Dille che può raccontare tutto ma senza caricarti di tensioni, perché non ce la fai più a sopportare quest’andazzo. Se fosse una mia conoscente, le regalerei uno scritto di Randy Pausch ” L’ Ultima lezione – La Vita spiegata ad un uomo che muore”. No, non lo leggerebbe, concentrata com’è sui suoi “ problemi”… Forse più facile farle leggere “solo” questo brano tratto dal libro.
“Troppe persone passano la vita intera a lamentarsi dei loro problemi. Ho sempre creduto che se sottraessimo alle lamentele un decimo delle energie che vi investiamo e le applicassimo alla risoluzione del problema, resteremmo sorpresi di vedere quanto cominciano a girare bene le cose…. Piangersi addosso è una strategia che non paga. Abbiamo tutti energia e tempi limitati. E’ davvero difficile che passare il tempo a lamentarsi ci aiuti a raggiungere i nostri obiettivi. E non ci renderà neanche più felici”.
Rossella Argo