Il linguaggio della danza
L’arte non va in vacanza alla Galleria Monteoliveto, nello spazio di Chantal Lora e Antonio Nicola Ciervo, infatti, fino all’11 giugno nell’ambito del Maggio dei Monumenti, è in mostra la collettiva “Il linguaggio della danza”, un’esposizione di cinque artisti internazionali provenienti da Brasile, Francia, Australia e Spagna interamente dedicata alla danza degli zeri, del mare, dei panni al vento, dei graffiti e delle città (08119569414 – galleriamonteoliveto@gmail.com – www.galleriamonteoliveto.it). «Colore e armonia si fondono in un movimento leggero e carico di energia, un movimento universale», così il critico Damiano Gedressi ha descritto l’evento espositivo, che vuole lo spazio all’11 di piazza Monteoliveto completamente vivacizzato dall’esplosione cromatica di toni brillanti e profondi, di forme conturbanti, di nature tanto vive quanto misteriose. A compiere questo capolavoro artistico sono Leigh Gordon, Julie Wecker, Albert Sesma Lopez, Nathalie Léger e Raymundo Bispo da Silva, un affresco umano, sociale e culturale che fonde alla mirabile sensibilità naturale del primo, l’incredibile concretezza della quotidianità della seconda, passando per la metropoli nuda e immediata del parigino trapiantato in Spagna e il doppio vortice mistico dell’artista di Saumur, fino alle geometrie architettoniche e urbanistiche del brasiliano di Salvador de Bahia. Una full immersion non solo nel colore, quello pieno, che molti operatori dell’arte preferiscono evitare perché “compromettente” e di difficile coinvolgimento, ma anche nella realtà che così si viene a creare, fatta di particolari altrimenti impercettibili. «Le collettive rappresentano un’occasione di confronto a cui gli artisti non dovrebbero mai sottrarsi e -spiega Lora- siamo particolarmente felici di poter ospitare un tale ventaglio espressivo, utile anche al pubblico per godere di prospettive differenti ogni volta».
Rosaria Morra