Il metallo vibrante di Maria Pia Daidone è protagonista nella capitale con Rossorame
Il metallo vibrante di Maria Pia Daidone è protagonista nella capitale con “Rossorame”, la personale a cura di Loredana Rea, allestita presso lo Studio Arte Fuori Centro, e visitabile fino al 9 marzo (infoline 065578101 – info@artefuoricentro.it – www.artefuoricentro.it). Secondo appuntamento del ciclo di approfondimento “Molto rumore per nulla”, ideato dalla critica e curatrice con l’intento di riflettere sul ruolo dell’arte, l’esposizione dell’artista partenopea che da alcuni anni lavora sulla necessità di indagare le possibilità espressive di materiali extra-pittorici, rappresenta un viaggio sulla contemporaneità e la storia dell’identità umana attraverso il rame, assoluto protagonista tanto per duttilità, quanto per valenza simbolica. Energia vivificante e principio di ogni ciclicità, il metallo dal riconoscibile colore diventa qui tessera, parte, corpo morbido, elemento da plasmare, assemblare e guardare, lasciandosi catturare dalla sua lucentezza e avvolgere dalla sua sinuosità; l’installazione, infatti, si sostanzia in un ampio mantello metallico, realizzato con piccole tessere a sbalzo, che fisicamente abbraccia l’intero spazio espositivo, rischiarandolo e riscaldandolo idealmente. «Il progetto nasce dall’idea di trasformare la galleria in una sorta di spazio rituale, fisicamente circoscritto eppure infinito, a contenere la vastità del cosmo e la finitudine dell’essere. Un ampio mantello metallico, realizzato con piccole tessere sbalzate, legate le une alle altre dalle maglie di una catena, abbraccia l’intero ambiente e lo anima di bagliori rugginosi e dorati, che accendono l’immaginazione, rendendo manifeste le tensioni verso una dimensione spirituale e dando corpo alle reminescenze di accadimenti vissuti. Daidone, infatti -afferma Rea-, mescola allusioni all’alchimia e alla mitologia con personali proiezioni psichiche, per delimitare un luogo in cui raggiungere la comprensione della realtà, sentita inevitabilmente come rispecchiamento delle profondità interiori, un luogo in cui recuperare la capacità di infrangere l’inerzia della quotidianità e accedere a una dimensione altra». La mostra, che s’inaugura questo martedì alle 18,00 presso lo spazio di via Ercole Bombelli 22, (e rimarrà aperta dal martedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00, ndr), offre una lettura alternativa della materialità: ancora una volta il talento della Daidone eleva l’Arte, nel difficile compito di mostrarla all’uomo per quello che è, parte del suo quotidiano, parte della sua vita.
Rosaria Morra