Il pianeta delle sirene
Le cronache più antiche di avvistamenti sono da ricercare negli scritti del letterato latino Plinio il vecchio. Secondo questi le Sirene sono esseri tutt’altro che belli e li descrive con la pelle fatta di squame. Del resto nella mitologia dei Dogon – popolo che tuttora abita nell’africa Nord occidentale – il Nommo (essere che proviene dagli abissi marini) viene raffigurato con il corpo di pesce e una strana testa che somiglia ad un casco spaziale. Così come i Kappas nella mitologia giapponese, il dio Uana nella tradizione Maya e gli strani uomini acquatici della mitologia australiana sono tutti con il corpo umano, la pelle squamata come i pesci e le dita palmate come le rane.
Non ci sono elementi precisi per poter sostenere una tesi del genere, ma si può certamente dire che la ricerca dell’esistenza delle Sirene o di esseri umani che si sarebbero adattati alla vita negli abissi marini, si è spinta fino ai tempi moderni.
Nel 1842 delle Sirene furono esibite nel circo Barnum; trattandosi, però, di un circo, è del tutto probabile che si trattasse di una finzione. Qualche tempo dopo fu esposta la mummia di una Sirena al museo di Venezia, ma gli studiosi ritengono sia anch’essa un falso.
Nel 1897 sono state avvistate varie Sirene nello stretto dell’isola di Sein, nella baia di Fresnaye, in quella di Noirmouter e sulle spiagge della Vandea.
Ovviamente queste sono alcune fra le testimonianze più famose di avvistamenti di Sirene, ma ve ne sono ancora altre poco conosciute e che vengono da tutte le epoche storiche: in alcuni casi esse sono descritte come esseri dall’aspetto mostruoso, altre volte invece come donne bellissime. Ed è proprio dall’aspetto che è scaturita un’altra affascinante teoria che spiegherebbe il mito delle Sirene. Per alcuni studiosi come l’astrofisico Jaques Valleè e lo psicologo inglese Hilary Evans, il corpo delle Sirene sarebbe solo apparente: in teoria esse sono fatte di una forma di energia che nasce dall’acqua o da un materiale liquido.
Quest’ ultima idea ha affascinato parecchi scrittori di narrativa e di fantascienza.
A cura di Rosario Scavetta