Il pregiato cece, re della Festa di Cicerale
A cura di Teresa Lucianelli
“Il nostro rinomato cece, cucinato secondo tradizione ed interpretato nelle più appetitose proposte e varianti, è il protagonista della caratteristica Festa in programma nella antica cittadina di Cicerale da stasera al 23 agosto. Un appuntamento di forte richiamo turistico per la sua particolarità e la gustosità dei piatti serviti nel suggestivo contesto del centro storico, nei cortili degli antichi palazzi nobiliari, tra essi, il cinquecentesco Palazzo Marchesale dei Primicile Carafa; la cappella di Santa Maria apparente della famiglia Marra; il Palazzo dei nobili di Sarluca, trucidati nel 1861 dopo l’unità d’Italia perché fedeli ai Borboni; la Cattedrale che nel 1800 sorse sulle rovine della antica cappella di San Giorgio. Sono preziose testimonianze di un passato glorioso e custodi di tradizioni affascinanti ed uniche che connotano un territorio di grande bellezza, caratterizzato da una natura preponderante”. Matteo Del Galdo, presidente della Proloco di Cicerale, presenta l’edizione 2017 della sua “creatura”, ormai notevolmente cresciuta.
La tre giorni organizzata dalla Pro Loco e dal Comune di Cicerale, governato dal sindaco Francesco Carpinelli, prevede un ampio ed interessante percorso culturale eno-gastronomico: dalle tradizionali lagane e ceci, fino alle frittelle con farina di ceci, e tante altre delizie per un menu completo ed interamente dedicato al legume autoctono, dall’antipasto al dolce, al gelato, innaffiato da ottimo vino cilentano.
Rappresentazioni in costume, mostre d’arte e quella animata degli antichi mestieri, artigianato tipico, e tanta buona musica popolare (Myosotis, Alina, Donnaluna ecc).
Grande assente quest’anno, un’istituzione della Festa: Antonio Del Galdo, indimenticabile “pigiatore di uva” al quale va il pensiero e la riconoscenza di tutta la cittadinanza.
Il cece di Cicerale dalla polpa ricca e gustosa, ha proprietà fisiche ed organolettiche che lo rendono unico. Presidio Slow Food dal 2012, è tra le migliori varietà esistenti al mondo, emblematico della biodiversità campana, della sana alimentazione e della longevità.
“Innanzitutto il nostro rinomato cece e produzioni agroalimentari tipiche costituiscono, insieme alle tante bellezze naturali, alla storia ed alle tradizioni di Cicerale, dei volani di sviluppo di primaria importanza per il nostro territorio – sottolinea il sindaco Francesco Carpinelli – Su essi puntiamo innanzitutto per ridare slancio alla nostra economia e recuperare le nostre preziose radici”.
Il cece di Cicerale, particolarmente energetico e nutritivo, con grandi capacità diuretiche, dal colore dorato con una sfumatura nocciola chiaro, ha un sapore più intenso ed appetitoso dei ceci comunemente diffusi. Possiede un basso contenuto in umidità che assicura un tempo di conservazione prolungato. Inoltre, in cottura si ingrossa notevolmente.
Tre serate indimenticabili all’insegna delle ricette tradizionali, a base del pregiato legume, con il piacevole sottofondo della musica popolare. Immancabili, come in ogni sagra che si rispetti, le mostre di pittura e gli appuntamenti con la cultura e il folklore, per scoprire i mestieri di una volta e l’interessante e ricca storia del borgo, illustrata ai visitatori accolti con proverbiale ospitalità, attraverso racconti, proverbi e versi dei cantastorie ed il tacco ti degli esperti e degli anziani custodi di tante particolarità.
Oltre a degustare assaggi di piatti tipici, nelle pittoresche viuzze del tipico borgo si ballerà, come tradizione, al ritmo di brani tradizionali intonati e suonati da musicisti itineranti che arricchiranno con la loro voce e le tipiche ballate cilentane la Festa dei Ceci.
Una manifestazione che vede mobilitato l’intera cittadinanza, in primis la Proloco con il direttivo tutto, guidata dal pluririconfermato ed infaticabile Matteo Del Galdo, con il fattivo tesoriere Giovanni Gargaro tesoriere, la vicepresidente Carmela Ferri ed i consiglieri Tolomeo Carmine e Antonio Marzocca.
Collaborano per la festa dei ceci agli stand Gerarda e Paola Cafasso, Enza Del Galdo, Gianluigi Carpinelli, Rossella Corrente, Concetta Del Galdo, Pina Gargaro, Stefania Tesoniero, Giorgio Mollo, Angelo Pio Tesoniero, Domenica Lisa, Alberina Corrente, Davide Del Galdo, Domenico Manzo, Carmela Ferri; ai fornelli: Lucia Valva, Celestina Ruggero, Maria Benedetta Coppola, Agostina Paladino, Anna e Carmine Gargano; assistenza: Massimo e Francesco Belgrande, Giuseppe Coppola, Donato Tesoniero, Loris Torrusio, Daniele Palumbo ed i ragazzi Mina Giandonato e Stefano Fatima. Rappresentazione antichi mestieri: Virginia Torrusio, Irene Russo, Rosina e Swami Del Galdo, Giorgia e Giovanna Paladino, Vincenzo Pomposelli, Pasquale Cammarota, Lauretta Voria, Antonietta Mottola.