IL PROF. GIANNI BARONE, IL NUOVO RESPONSABILE DELL’UNITA’ OPERATIVA COMPLESSA DI CHIRURGIA OSPEDALE BUON CONSIGLIO FATEBENEFRATELLI DI NAPOLI

Foto Prof. Gianni BaroneProveniente da Polla, una ridente località della provincia di Salerno, laureato in Medicina e Chirurgia nel 1975, specializzato in chirurgia generale e vascolare, già Direttore del Dipartimento di Chirurgia dell’Ospedale Accreditato “Villa dei Fiori” di Acerra (NA), polo sanitario di rilevante importanza sul territorio, dotato di tutte le specialità mediche e chirurgiche e Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Generale del P.O. DEA di Cassino, dal 2008 al 2011, vanta una considerevole competenza circa le problematiche diagnostiche e terapeutiche della Chirurgia d’Urgenza, della Chirurgia Generale, Vascolare e Oncologica.
Inizia il suo mandato all’Ospedale Buon Consiglio con l’inizio del nuovo anno, quali sono le prime impressioni?
Espatriato fuori regione, torno con un nuovo entusiasmo, era giunto il momento di rientrare e con molto piacere torno in un ambiente che è mi congeniale, anche per motivi etici e religiosi. Non voglio essere un cattivo profeta, trovo molti lati positivi anche se le problematiche ci sono, ma possono essere superate grazie alla presenza di una  buona amministrazione.
Le linee guida del suo mandato?
Prima di tutto non perdere quanto già esistente, un ottimo “assortimento professionale”, da coltivare e far crescere.  In secondo luogo, allargare le vedute verso nuovi orizzonti e nuove branche, ad esempio la chirurgia vascolare e la chirurgia dell’obesità. L’obesità è una patologia vera e propria, non soltanto un problema di estetica come considerato fino a poco te fa, che incide con un certo peso sulla spesa pubblica e con un grosso impatto sulla società. Le tecniche per far ciò, avvalersi di operatori aggiornati che portino  esperienze nuove al passo con i tempi.
Professore, vanta numerose docenze sulla Chirurgia vascolare, d’urgenza, di pronto soccorso e delle grandi calamità,  come vede il futuro?
Come ho già detto potenziare quello che è già presente, rinnovare gli animi,  trarre il meglio da ogni risorsa.   Assolutamente importare la cultura universitaria, che vede il paziente nella sua totalità, non soltanto nel momento in cui bisogna espletare l’atto chirurgico, nella manualità. Considerare, l’ aspetto umano, senza mai perdere di vista lo studio dell’appropriatezza degli interventi, non eccedendo in virtuosismi e personalismi ponendo sempre al centro il paziente e soprattutto l’uomo.

Alcuni riferimenti per chi volesse saperne di più www.giannibarone.it

Ufficio stampa

Maria Pinto