IL TREDICESIMO APOSTOLO, LA SCOMMESSA DI ALEXIS SWEET
Si è conclusa martedì 7 Febbraio su Canale 5, la fiction italiana “Il tredicesimo apostolo” incentrata sul paranormale e che ha raccolto significativi consensi di pubblico.
Gli ingredienti di tale successo ruotano principalmente attorno ai protagonisti: Gabriel Antinori (Claudio Gioe), prete, professore universitario e membro attivo della Congregazione della Verità, affiancato dalla psicologa di fama Claudia Munari (Claudia Pandolfi) in casi investigativi apparentemente inspiegabili. Un uomo di fede con un segreto ingombrante e una donna di scienze, pragmatica e desiderabile.
A sostegno dei personaggi principali un’ambientazione esoterica, grazie ai segreti che serpeggiano nelle stanze della congregazione vaticana, e un’atmosfera a corde tese come lo stesso Alexis Sweet, regista della serie, spiega: “Nel Tredicesimo Apostolo ho voluto sostituire l’adrenalina – fortemente presente in altre mie regie del passato, come Intelligence, servizi & segreti o RIS – Delitti Imperfetti – con la tensione e la suspense, tenendo la macchina da presa sempre in movimento e adottando un montaggio poco invasivo e fluido.”
Con la conclusione della prima stagione della fiction Il tredicesimo apostolo gli ascolti sono stati talmente positivi (sfiorando i 7 milioni di spettatori) che Mediaset ha già messo in cantiere una seconda stagione:
“Il nostro pubblico ci chiede sempre più qualità e innovazione. La serie ‘Il tredicesimo Apostolo’ è stata la migliore risposta. Un lavoro straordinario della Taodue di Pietro Valsecchi e Camilla Nesbitt che hanno creato un nuovo brand di successo. Abbiamo già dato il via alla seconda serie. Grazie e complimenti a tutto il gruppo di lavoro, con in testa gli attori Claudio Gioè e Claudia Pandolfi e il regista Alexis Sweet”.
Alla vigilia della messa in onda (precisamente il 4 Gennaio 2012), Sweet aveva confidato: “Il Tredicesimo Apostolo è una scommessa per la rete e una sfida per me. Ammetto di essere un pò inquieto nell’attesa di sapere come verrà accolto dal pubblico. Ma se la serie dovesse trovare il riscontro che spero, potrebbe essere lo stimolo per l’introduzione di nuove tendenze e format all’interno del panorama televisivo italiano”.
Possiamo solo dire che la scommessa è stata vinta.