In Dalmazia alla ricerca del mitico “corno d’oro”

I turisti hanno una particolare attrazione per le bellissime spiagge della Dalmazia che hanno in comune con l’Italia il mare Adriatico. Ci riferiamo in particolare a Spalato e alla sua costa e alla vicina isola di Brac che è a sole poche arry 1migliadi distanza. Bella e affascinante è Makarska, allegra città, ubicata nel centro geografico della Croazia, a una decina di chilometri da Spalato, che trasmette tanta voglia di vivere soprattutto in estate, di mattina come di sera. L’arrivo attraverso il passo di Bikovo da parte di Vrgorac è particolarmente interessante per la bellissima vista della riviera, da Drasnice  attraverso Podgora, Tucepi, Makarska, Brela  fino a Split, comprese le isole di Brac, Hvar , Korcula e la penisola di Peljesac. Sul suo lungomare si affacciano tanti ristoranti e locali caratteristici che sprigionano sapori e profumi che invogliano ad entrare. L’ufficio del turismo di Makarska è a disposizione per qualsiasi informazioni turistica al sito www.makarska-info.hr. Con Makarska segnaliamo anche l’ altra pittoresca cittadina mediterranea di Omiš (www.tz-omish.hr), situata alla foce del fiume Cetina, dove sono caratteristici alla foce gli antichi mulini oggi luoghi attrezzati per scampagnate o per praticare lungo il fiume il rafting, che offre una vista spettacolare arrivando dall’entroterra per il maestoso canyon di Omiš. Vogliamo poi ricordare che fu abitata dai corsari per più di due secoli (dal 1221 al 1444) ed è la località accanto alla quale nacque la gloriosa Repubblica di Poljica, il primo esempio del genere in Europa.

arry 2Andiamo alle Bacvice” intanto si canta ancora oggi a Spalato (in croato Split). Si tratta di un allegro inno allo stabilimento balneare, aperto nel 1919, collocato su una spiaggia di sabbia al centro della città, che può accogliere anche diecimila bagnanti. Con il manifestarsi delle maree primaverili, le Bacvice diventano la Copacabana locale. Per informazioni sulla Croazia e la città di Spalato è a disposizione a Milano l’Ente Nazionale Croato per il Turismo (www.croazia.hr). Immediatamente a ridosso della baia c’è l’ antico Hotel Park, costruito nel 1921, quale primo albergo a quattro stelle in città,  rinomato sia per essere stato scelto in occasione di eventi storici, come la firma della resa d’Italia, sia per il ristorante “Bruna”, dove il maitre si esibirà davanti al cliente nella preparazione della specialità della casa, un’ ottima carne alla tartara. Sul litorale è nata la passione per il rugby e ancor oggi, sia d’estate che d’inverno, si gioca a “picigin”, una sorta di calcetto in riva al mare. È poi un vero Paradiso l’isola di Brazza o Brac che, non a caso, è stata battezzata “l’isola dell’ armonia e della bellezza”. A differenza di tutte le altre isole dell’Adriatico che hanno solo due lati aperti sul mare, Brac ha una parte interna che garantisce una maggiore escursione tra le temperature estive e arry 3invernali: e questo vuol dire che ogni stagione ha il suo fascino per la qual cosa è bello venire in primavera e in autunno per ammirare la luce color pastello della pietra calcare locale in particolare quella di Curzola che è servita per costruire il Parlamento di Budapest o quella di Trau per l’Hofburg viennese, mentre la pietra di Brazza è stata usata a Washington per la Casa Bianca. La storia di Brac si collega non a caso a quella di Spalato anche qui si risale agli illiri. Il nostro primo incontro nell’isola lo abbiamo fatto con il Direttore dell’Ufficio del Turismo, Ivan Cvitanic. Ci vengono da lui raccomandati vari percorsi tematici programmati per l’estate 2014, come “Dolcevita”; “Hercules”a Splitska; “Sentieri degli olivi” e Mirca e il sentiero educativo a piedi al Monte Vidora Gora. Per rifocillarsi dopo il cammino nelle trattorie della zona sono offerte tante delizie della gastronomia locale, dall’agnello farcito cotto sulla brace, al famoso formaggio pecorino di Pag che è diventato un “must” mondiale, il tutto naturalmente innaffiato da tanto buon vino che con l’olio potrà essere un ottimo souvenir di queste zone. A proposito di Supetar, cittadina che è collegata alla terraferma con un comodo servizio di traghetti, ci sono tante opportunità per venire qui e da non arry 4perdere è la Festa della città che si celebra il 29 giugno in onore dei Santi Patroni, Pietro e Paolo. L’ha reso famosa lo scultore Ivan Rendic, che nacque e morì qui e che è considerato padre della scultura moderna croata. Fa parte di Supetar (San Pietro) la bella baia di Splitska, da dove sono partite le navi con la pietra con cui fu costruita la residenza di grandi imperatori. Ritornando al sentiero di 6 chilometri “Dolcevita” lo si potrà visitare grazie ad un percorso nella natura e nella cultura gastronomica. «Il turista in media – ci dice il direttore dell’Ufficio turistico di Selca, Irena Filipec-Ursic – si ferma 5 giorni e il brand richiesto è la cultura e l’avventura che si può trovare in mezzo al mare tra relitti di navi e pesci. La cittadina, che possiamo definire la più intellettuale, è ricca di statue e non manca il monumento al Santo Papa Giovanni Paolo II, fra i primi monumenti dedicati al pontefice, e quello a Tolstoi. Per quanto riguarda il lato culturale del paese, questa peculiarità si può scoprire ogni anno quando si organizzano “le notti di poesia” legate al prestigioso premio, che consentirà al vincitore di passare alla storia con una lapide a lui dedicata nella piazza del paese. Siamo all’interno dell’isola ma è la spiaggia di Sumartin, che ci affascina particolarmente per le sue insenature dove il verde degli alberi si perde nell’azzurro del mare. Selca è nota anche per essere il paese dei pescatori, nonchè è conosciuta per il porto che dette asilo ai profughi fuggiti dai turchi arrivati sul litorale di Makarska sulla costa. Molti sono gli italiani in estate che con gli ungheresi amano affittare villette o case ristrutturate. C’è anche una arry 5signora milanese che è la memoria storica del paese per aver acquistato anni orsono una villetta proprio sul mare. Le ville più “in” qui si affittano anche a 1.500 euro al giorno in piena stagione, ma ovviamente ci sono sistemazioni per tutte le tasche. C’era un’usanza nel passato di bere vino e latte di capra insieme per essere forti e coraggiosi. Oggi la gastronomia locale ammannisce piatti legati ai nuovi gusti odieni quali, fegatini di agnello e pesce freschissimo,   innaffiati dal buon vino di Bol. Ecco  siamo giunti a Bol (nome che deriva dal latino “vallun”  che sta a significare una fortificazione interrata). L’autentico valore della cittadina è data da Bol e Zlatni rat, il Corno d’oro una spiaggia lunga 534 metri e con una vasta parte boscosa alle spalle. La particolarità che l’ha resa famosa nel mondo è la forma della punta che cambia con le correnti del mare e dei venti. Questa lingua di spiaggia così particolare può ospitare fino a cinquemila bagnanti. Ricordatevi di non chiedere alle persone del posto quale è il lato “migliore”, vi verrà risposto che dipende dai vostri gusti marinari. Nelle vicinanze vi sono anche delle spiaggette riservate ai nudisti ed ai… cani in modo da far fare le vacanze ai vostri amici a quattro zampe.

A cura  di  Harry di Prisco