Inventata in America una plastica capace di rigenerarsi autonomamente
È di recente invenzione un tipo di plastica molto particolare, capace di imitare la capacità di autorigenerazione propria della pelle umana: a seguito di un danneggiamento, infatti, questo speciale materiale “sanguina”, ovvero si tinge di rosso, e, se esposto alla luce (sia naturale, sia artificiale), si autoripara. Lo ha messo a punto il gruppo della University of Southern Mississippi coordinato da Marek Urban, che si è poi occupato di presentarlo al congresso della Società Americana di chimica tenutosi a San Diego, in California. ”Tutti i tipi di sistemi biologici hanno la capacità di autoripararsi, come le ferite che si rimarginano nella pelle e le cicatrici che si formano sulla pelle o anche sugli alberi”, dichiara Urban, ”Alcune riparazioni sono invisibili, ma ci aiutano a mantenerci vivi e in salute come il sistema che il Dna usa per riparare danni subiti dai geni. La nostra nuova plastica cerca di imitare la natura, con l’emissione di un segnale rosso in caso di danneggiamento, e di auto ripararsi quando viene esposto a cambiamenti visibili della luce, di temperatura e pH” . Il motivo della necessaria esposizione alla luce deriva dalla composizione chimica di questa “superplastica”, la quale è formata da lunghe catene di polimeri su cui sono presenti diversi “ponti”, o legami molecolari; quando questi legami si rompono, creando il caratteristico segno rosso, basta esporre il materiale alla luce perché il calore, modificando sia il pH sia la temperatura, ricrei il ponte nella catena del polimero, riparando il danno e cancellando la traccia di colore. Pare inoltre che questo sorprendente materiale sia capace di compiere questo processo di autorigenerazione innumerevoli volte, a differenza di altri precedentemente studiati. Inutile dire che questa scoperta potrebbe rivoluzionare il campo della medicina, oltre ovviamente a quello della tecnologia in generale; si pensi anche solo al teppista che graffia la macchina con le chiavi o all’anziana vicina con difficoltà a parcheggiare: il problema, che prima avrebbe richiesto l’intervento del carrozziere, diventerebbe risolvibile semplicemente mettendo la macchina al sole… un sogno!
Germana de Angelis