IO CHE TI HO VISTO AMARE…

non lasciarmiCara Rossella,

il mio è solo uno sfogo. Non chiedo consigli, né aiuto, né comprensione. Unicamente raccontarti del mio ancora essere innamorata di mio marito,malgrado una terribile malattia lo stia consumando ogni giorno, nel peggiore dei modi. Lui ha L’Alzheimer ed avrebbe avuto ancora tanto da vivere per sorridere felice, gioire per i nostri figli, divertirsi con quei piccoli, semplici piaceri quotidiani. E invece è tutto velocemente ed irrimediabilmente precipitato, senza nemmeno dare il tempo di rassegnarci, di capire, di poter ancora, forse, assaporare qualche attimo di felicità. Leggo spesso sulla tua rubrica lo sfogo di persone infelici e tradite…Ecco, avrei preferito cento, mille volte aver potuto scrivere anch’io lamentandomi di queste cose, invece di confessarti il dolore e la pena per il grande ed unico amore della mia vita,che ormai a stento riconosce me ed i suoi figli. Non sai che cosa atroce sia per me guardarlo, toccarlo, parlargli e non essere compresa oppure ignorata o, ancor peggio, respinta perché considerata, nella sua mente, un’estranea. Ho perso il mio tutto, il mio punto di riferimento, il mio futuro. Ho perso me stessa ma devo continuare ad andare avanti. E sapessi com’è difficile! Scusa il fastidio che ti ho dato, ma raccontarti queste cose mi ha fatto star meglio, anche se per poco. Ti dico solo che mio marito aveva occhi verdi e un bel sorriso…Ora i suoi occhi sono spenti e guardano lontano…La sua mente è persa chissà dove e quel sorriso quasi non lo ricordo più…

Graziella

Cara Graziella,

posso solo lontanamente immaginare la quotidianità di una donna ancora giovane, quale tu sei, alle prese con la malattia invalidante di un uomo con cui avevi ancora da condividere tante cose, tra cui la più importante : l’amore. Soltanto chi attraversa una simile esperienza può capire cosa sia la quotidiana sofferenza di assistere all’annullamento di una persona giorno dopo giorno.Questo mi fa rendere conto che la felicità, a questo mondo, non esiste. Ci si lamenta spesso per cose futili, anche se, per ognuno di noi, qualsiasi problema risulta importante e logorante. Ma dinanzi alla malattia ogni “impasse” è risolvibile. Graziella cara,meraviglioso il tuo amore, la tua forza,la tua pazienza, il tuo coraggio…Fai di tutto per offrire una vita dignitosa a chi vive nello smarrimento, nella confusione, a chi, con occhi smarriti, cerca rassicurazione.. Non tutti capiscono quanto sia importante assistere con tanta dedizione ed amore chi è affetto dalla più disumana delle decadenze, oscillando ogni giorno tra paura, speranza, delusione, pazienza e la necessità di sopravvivere ad una routine in cui bisogna fare i conti col graduale peggioramento cognitivo,comportamentale e funzionale di un uomo ancora nel pieno della vita, che diviene dipendente fisicamente e psicologicamente. La consapevolezza, nell’impotenza, di non poterlo sapere guarito, il dedicarti in modo esclusivo al tuo compagno di vita, dimenticando te stessa e i tuoi spazi, il non abbandonarti allo sconforto, ricordando com’era ed amandolo ancora come prima che si ammalasse, fanno di te, Graziella, una donna da ammirare. Non hai mai abbandonato isolato, escluso tuo marito. Lo curi con rispetto, gli sei sempre accanto affrontando ogni giorno le difficoltà, tentando di restare serena, infondendo fiducia, sicurezza, amore…Cercando di regalare ancora un presente a chi non lo ha più. Sai cosa noto, Graziella? Per assurdo, scusami, la tua felicità nella disperazione. Felicità di averlo ancora accanto, felicità di potergli stringere la mano, di potergli dare un bacio. Di poter aprire la porta della camera da letto e vederlo dormire, dicendo a te stessa “Il mio amore è ancora là”. Non sei sola, Graziella. Ti abbraccio con profondo affetto: so bene cosa significa perdere poco a poco chi si ama. Ti auguro forza, tanta, tanta forza.

Rossella Argo

Se vuoi contattare Rossella Argo invia una email a rossellaargo@gmail.com