Italia, Prandelli: troppi elogi, teniamoceli per l’europeo
Dopo il pareggio con la Serbia, il ct azzurro Cesare Prandelli è intervenuto in conferenza stampa post gara, calmando gli animi esuberanti della stampa italiana in Serbia: “Troppi elogi mi imbarazzano, faccio fatica a rispondere. Preferisco la critica anche perche’, toccando ferro, ogni volta che arriva un complimento la volta dopo c’e’ sempre qualcosa che non va”. “L’entusiasmo teniamolo per l’Europeo, non bruciamolo adesso. Fate tante critiche che lavoriamo meglio, e’ il nostro habitat naturale”, dice il ct. Il pareggio, ma soprattutto la performance di carattere degli azzurri, accende degli entusiasmi che il tecnico di Orzinuovi fa fatica a contenere. Per Gigi Buffon questa e’ la migliore Italia da quando indossa la maglia azzurra. Secondo Dejan Stankovic, avversario nel match di Belgrado, la nazionale affrontata ieri e’ una delle tre squadre migliori al mondo. “Fa piacere che un giocatore come Gigi, uno che ha vinto tutto e che ha nella memoria tante partite straordinarie, dica queste cose. E’ un vantaggio avere un Buffon con questo entusiasmo e questa voglia”, dice Prandelli. “E speriamo che Stankovic abbia ragione, ma noi facciamo un passettino alla volta e nessun passo piu’ lungo della gamba, ragioniamo cosi'”, avverte il ct. “Gia’ da martedi’ dobbiamo migliorare qualcosa, piano ma con convinzione”, spiega Prandelli parlando della sfida con l’Irlanda del Nord. A Pescara ci sara’ qualche cambio, col possibile inserimento dall’inizio di Giovinco. “Ci sto pensando”, dice. Potrebbe trovare spazio anche l’oriundo Osvaldo. Non cambiera’, pero’, la ‘mission’ degli azzurri: “All’inizio della nostra avventura ci siamo detti che volevamo stupire e metterci in discussione anche dal punto di vista del gioco. A detta di molti la nazionale difficilmente puo’ trovare la propria identita’ come succede a livello di club, secondo me si’. Ci vuole tempo e volonta’ da parte di tutti, ma sarebbe entusiasmante e questo l’ho detto ai giocatori”. Tornando alla sfida con la Serbia, Prandelli mette in evidenza soprattutto “la personalita’ su un campo cosi’ difficile” degli azzurri, che “hanno sempre gestito la palla, paradossalmente anche troppo. Ma preferisco questo alla paura”, sottolinea, prima di soffermarsi sulle prestazioni dei singoli. “Cassano? Secondo me ha giocato molto bene. Si e’ mosso, ha trovato una buona intesa con Rossi, ha difeso bene il pallone e ha tirato in porta. Montolivo ieri ha fatto movimenti importanti, portando via un centrocampista e aprendo spazi agli inserimenti”. Menzione speciale per Marchisio: “Ha grandissima propensione alla corsa e vede l’area di rigore. Ricorda piu’ Tardelli di Perrotta”.
Fabio Iacolare