Jam tra gag e sogni di pubblico e attori
Fine ottobre. Napoli. Data unica. Giorgio Rosa. Alessandro Cassoni. Deborah Fedrigucci. Massimo Ceccovecchi. Coffee Brecht ha presentato: Jam. Ma cos’è? Il pubblico scrive pensieri in un’ampolla di vetro e gli attori estraggono a caso un biglietto -Tutto quello che vedrete questa sera non esiste ancora- La platea incredula applaude mentre le porte del Nuovo Teatro Nuovo di via Montecalvario ospitano per la prima volta gli artisti del circuito Improteatro – Improvvisazione Teatrale Italiana. Capaci di emozionare con messe in scene romantiche di esperienze raccontate dal pubblico in sala, lo spettacolo con la sua originalità è durato due ore tra suggestioni e bis a richiesta. Una scena riempita solo da due cubi d’argento, e quattro foulard colorati che all’occorrenza sono diventati simpatici simboli di verdure come zucchine, melanzane, pomodori e zucca per animare e reinventare la favola di Cenerentola così come richiesto da una spettatrice. Risate e spontaneità di drammaturgie in rima baciata nate lì per lì, canzoni improvvisate e accompagnate da Alessio Granato, il musicista presente in scena, che ha stuzzicato e seguito le evoluzioni di storie che sembrano impossibili. Per chi ha assistito per la prima volta sembra impossibile che non ci sia già una trama, né qualcuno tra il pubblico con cui gli attori si siano messi preventivamente d’accordo. Eppure è così, tutti gli astanti sono stati creatori di input inediti, testimoni di una performance che non ci sarà mai più nella storia del teatro.
A cura di Anita Laudando