‘Curarsi con i libri’: l’A B C della libroterapia
Esiste un rimedio efficace e privo di controindicazioni per curare i vari disturbi che affliggono l’uomo contemporaneo? Ella Berthoud e Susan Elderkin, autrici di Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno (Sellerio), non hanno dubbi in proposito: un buon romanzo può rivelarsi utile quanto un farmaco per tenere a bada patologie come il mal di testa, la depressione, la mancanza di autostima e perfino l’impotenza.
L’idea che sta alla base di questo saggio non è certo rivoluzionaria: nel Regno Unito è ormai prassi comune prescrivere la lettura come arma per combattere la depressione. Ma le due autrici si sono spinte decisamente oltre, realizzando un’autenticaenciclopedia della libroterapia, con tanto di ricette mirate per il trattamento di ogni malattia. L’opera è strutturata per elenchi che seguono l’ordine alfabetico delle patologie: ciascuna voce presenta con una buona dose d’ironia il rimedio letterario più adatto per contrastarle.
I titoli citati sono moltissimi, e spaziano dai grandi classici della letteratura europea ai più noti successi della narrativa americana. Qualche esempio: chi soffre di mal d’amore potrà trarre giovamento dalla lettura dei Dolori del giovane Werther; Il vecchio e il mare farebbe miracoli contro l’emicrania, mentre per alleviare il mal di denti si consiglia l’assunzione in dosi moderate di Anna Karenina. Se Il Gattopardo è raccomandato soprattutto a chi soffre di inappetenza, Il giovane Holden si conferma come un alleato insostituibile durante il tormentato periodo dell’adolescenza.
L’edizione italiana è a cura dello scrittore Fabio Stassi, il quale ha integrato questo ricco elenco con alcuni titoli che risulteranno sicuramente più familiari al pubblico nostrano: tra questiMarcovaldo, un vero toccasana contro i reumatismi, e il Piaceredi Gabriele d’Annunzio, ritenuto il compagno ideale per affrontare le interminabili giornate di convalescenza.