Costiera Amalfitana: dove il naufragar c’è dolce in questo mare
Non solo scogliere a picco sul mare ed un mare che all’orizzonte si confonde col blu del cielo, ma anche piccoli borghi in collina dai quali è possibile ammirare tutta la forza della natura che, nella Costiera Amalfitana, ha dato proprio il meglio di sé.
Il tratto di costa campana che va da Positano a Vietri sul Mare, conosciuto in tutto il mondo, è uno dei luoghi, forse, più affascinanti del nostro Paese per la sua natura incontaminata e per la struggente bellezza dei suoi panorami.
Il percorso inizia da Amalfi, che con il suo Duomo d’alto podio e dal campanile maiolicato, gode di uno dei più bei punti di vista di tutta la costiera.
La cittadina è tutto un ribollire di mercatini di ceramiche tipiche del luogo, nonché di ottime gelaterie e superbi ristoranti, nei quali assaggiare piatti di pesce dal gusto inconfondibile.
Per coloro che, invece, adorano passare le giornate in spiaggia, a crogiolarsi sotto il caldissimo sole della Campania Felix, è consigliata anche la spiaggia antistante il lungomare amalfitano, dove è possibile trovare degli stabilimenti attrezzati di tutto punto e dove il servizio è tra i più eccellenti.
Poco distante da Amalfi è Ravello, un altro piccolissimo centro arroccato sulle colline che danno direttamente sul mare.
Di una tranquillità assoluta, data dalla natura che lì impera, questo piccolo paesino si caratterizza per le sue particolari stradine lastricate dove è possibile acquistare ogni genere di bene, dai tipici limoni della costiera per fare il celeberrimo limoncello, alle ceramiche d’arte dipinte a mano.
Tra le attractions che più di tutte sono scelte dai turisti in arrivo a Ravello, ci sono le ville, che tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, facoltosi proprietari, hanno deciso di costruirvi. Tra le più note vi sono Villa Rufolo e Villa Cimbrone. In special modo quest’ultima risulta essere la più amata dai viaggiatori, proprio per la poesia dei suoi giardini (i soli visitabili, in quanto il corpo centrale è un hotel) e della sua terrazza la quale ha un punto di vista sulla costiera, forse, tra i più belli in assoluto.
Dalla Terrazza dell’Infinito, così il nome di questo magico luogo, è possibile spaziare con lo sguardo a trecentosessanta gradi su tutto il litorale.
Continuando il viaggio tra i paesini della costiera, in alto, si trova anche Furore che con la sua vista su Praiano e sulle colline che racchiudono Positano, risulta molto gradevole ai turisti americani.
Furore è anche un luogo di fughe d’amore, dove rifugiarsi da sguardi indiscreti e farsi accarezzare dalla brezza che lì sempre spira; non a caso fu il luogo segreto della grande attrice Anna Magnani e di Rossellini, i quali avevano una casa sulle scogliere che sono proprio a ridosso del Fiordo, oggi patrimonio mondiale UNESCO.
Tra i più conosciuti della costiera, sicuramente, risulta essere Positano, uno dei luoghi più alla moda e più mondani della zona dove è doveroso perdersi tra i viottoli e le stradine per fare dell’ottimo shopping.. Tra gli eventi che coinvolgono la piccola cittadina troviamo sicuramente quelli legati alla moda ed alla musica classica che assieme a Ravello con Villa Rufolo, ne fanno destinazioni favorite dai melomani di tutto il mondo.
Altri centri di rilevante importanza sono Conca dei Marini e Praiano dove ci sono alcune tra le più belle spiagge della zona.
Molte di queste spiagge sono raggiungibili solamente attraverso l’utilizzo di barche-traghetto che partono da Amalfi o da Positano, in modo da gustarsi al meglio l’esperienza che questi magici luoghi sospesi tra cielo e mare hanno da offrire.
La Costiera, da oramai moltissimi anni alimenta l’immaginario dei viaggiatori di tutto il mondo come un luogo dove lasciarsi andare ai piaceri della vita nel rispetto più totale della natura.
Un viaggio lungo la Costiera Amalfitana è un’esperienza da fare almeno una volta nella propria vita con la persona che si ama, per dichiararle, guardandola negli occhi, il proprio amore, magari dalla Terrazza dell’Infinto, luogo magico da dove cielo e mare diventano tutt’uno.
A cura di Luigi Del Gaudio