L’ ARTE DI PERDERE
Cara Rossella,
possibile che io sia una perdente a vita? Fidanzata più volte, improvvisamente e per motivi futili, vengo lasciata dal ragazzo di turno che immancabilmente poi si risposa entro pochi mesi (il massimo ē stato con me forse poco più di un anno, ma sempre infine ē convolato a nozze). Devo confidarti che mi sto chiudendo in casa, che non ho più voglia di uscire, di incontrare gente : ormai quasi 35 enne, mi dico che il prossimo uomo che troverò sarà un’altra delusione.
Nora
Mia cara Nora,
tutto si “perde” e, prima o poi, tutto finisce…Ma la facilita’ di accettare la perdita dipende molto da che “cosa” si smarrisce…e il modo!
Ci sono “cose” che si perdono ma delle quali non sentiremo la mancanza o ci adattiamo facilmente alla loro assenza, mentre per altre “cose” il vuoto che lasciano e’ grandissimo…
A volte ci si dispera nel perdere “cose e oggetti” quindi beni materiali figuriamoci, perdere gli affetti, le persone care…… Come nel tuo caso perdere un amore una, due, tre o più volte. …Ogni tanto sembra tu possa ritrovare quel “bene perduto” in un altro contesto ma non sarà mai la stessa cosa, la stessa persona, le stesse emozioni, Ed é non solo la perdita che spaventa ma il mutamento che ne consegue, il cambiare abitudini, il cambiare affetto. Ed anche se con rassegnazione si pensa che “tutto prima o poi, si perde “, quel vuoto ē impossibile colmarlo! La facilità di accettare la perdita dipende proprio da questo e bisogna avere la consapevolezza che non possiamo avere tutto, o tutti per sempre. E poi chi coltiva speranze e sogni sa che perderà qualcosa lungo il percorso è ciò avverrà per trovare qualcos’altro.
Quindi capisco il tuo particolare momento.Accettare qualsiasi tipologia di sconfitta é veramente difficile, e saper perdere, senza disperarsi e senza una conseguente frustrazione, facendosi da parte o subendo con filosofia, non é da tutti e chi ci riesce deve ritenersi fortunato, come trovare la forza e conseguentemente la fiducia in se stessi per divenire più determinati, quando all’inizio sembrava impossibile…Ma l’esperienza insegna, ed in fondo é così, che col tempo si impara ad accusare il colpo in modo dignitoso e che si apprende più da una sconfitta che da una vittoria.. In questo modo le delusioni, le sofferenze, le fregature, i turbamenti derivanti dai numerosi errori commessi, diventano un bagaglio prezioso, perché sconfitta non sempre significa rassegnarsi ” d’aver perso” ma sicuramente sentirsi forti per “AVER imparato” la lezione, quasi come ” sentirsi vincenti nella sconfitta”. Questo é l’aspetto costruttivo della situazione! Quindi impara ad accettare, ma non ad arrenderti o a rinunciare!
Rossella Argo
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