La 31a Bit chiude i battenti e pensa al 2012
Iniziata con una limitata presenza di operatori interessati al settore si è andato pian piano sviluppando un incremento di presenze che riferito alle ultime due giornate sembra comunque essere stato in forte calo rispetto alle precedenti edizioni della BIT che a Rho MI ha chiuso la sua 31a edizione. A prescindere dal considerevole momento di crisi economica che attanaglia il mondo intero, riteniamo però che le forti riduzioni di spazi occupati per mancanza di acquisto da parte degli espositori, sia aziende che enti, stati e nazioni non sia del tutto dovuta alla mancanza di poter proporre il prodotto turistico ma al mancato ritorno di un’acquisizione di questo attraverso forme che la Bit non cerca di innovare. A tal proposito pensiamo che il mondo informatico ha ridotto o in alcuni casi annullato la necessità di esporsi in Bit perchè basta digitare su un PC ed attraverso magari un low cost ottenere una soluzione vantaggiosa di viaggi da parte del consumatore finale ma anche da parte delle agenzie per l’acquisto di pacchetti propositivi. Una panoramica del mondo sempre non potendolo toccare, come può avvenire per altri prodotti ad esempio dell’alimentazione, influisce sul mancato contatto e partecipazione agli stand fieristici del turismo. È necessario quindi trovare un ammodernamento non solo della location, che ora è veramente efficiente e bella a Rho, ma un’evoluzione di una Bit vecchia come concetto operativo. Per quanto riguarda la Campania abbiamo visto qualcosa in più rispetto alle precedenti edizioni, almeno con uno stand più valido anche se è stato ad esempio un vero peccato che sette chef stellati giunti con la volontà di far connoscere i prodotti d’eccellenza della gastronomia campana sono rimasti ad offrirli in un ristrettissimo spazio a gente che per caso passava ed alla quale non veniva esposta neppure l’importanza di quanto gustavano ed anche perchè molti degli stessi operatori non sapevano nulla dell’iniziativa. Sempre negli spazi della regione Campania una giusta e bella idea l’ha avutta Vito Amendolara, assessore all’agricoltura con uno spazio di verde, con cascate e cinguettio di uccellini proponendo l’utilizzo del verde per il quale siamo i primi con le nostre foreste. Diverse iniziative valide sono state messe in atto invece dalle provincie come quella di Caserta che attraverso il presidente Domenico Zinzi, l’assessore al turismo Carlo Puoti ed altri funzionari come Franco Candia, consigliere della C.C.I. e Artigianato di Av e presidente dellAscom di Aversa hanno saputo proporre la conoscenza dei loro fiori all’occhiello per arte, storia, spettacolo, gastronomia e beverage. Infatti, di continuo si è esibito il corpo di ballo di Dino Carano su musiche di Mimmo Napolitano, indossando costumi d’epoca mentre a tutto il pubblico che accorreva, al termine degli spettacoli veniva servito il cocktail “Jommellino” che il maestro dei barmen da Aversa Francesco Conte elaborava con l’impiego di mela annurca ed Asprinio completato da una decorazione con bocconcino di mozzarella di bufala campana a capocollo di maialino nero. Una delle giornate è stata interessata da una deliziosa cena di gala che sempre la Provincia di Caserta ha offerto con la presenza e partecipazione e la creazione di divini piatti dello chef Giuseppe Daddio autore del volume “Ricett’iss” e direttore di Dolce & Salato scuola di cucina di Maddaloni, che nelle cucine del Seanson’s hotel di Milano ha ricevuto i complimenti e l’omaggio del volume “La cucina italiana all’italiana” realizzato dallo chef della struttura il famoso Sergio Mei. L’eleganza dei menù, il segnaposto bomboniera, il raffinato aperitivo tutto con prodotti dell’eccellenza casertana e le leccornie elaborate da Daddio sempre solo e tutto di origine casertana sono stati un tuttuno di elogi che spontaneamente hanno regalato scroscianti applausi al maestro della cucina. In verità anche la Provincia di Salerno non ha mancato di far bella mostra di quanto possiede ed esprimerlo avvicinando tutti con la gastronomia e conferenze stampa con la presenza del presidente Edmondo Cirielli , di quello del parco del Cilento e Vallo di Diano Amilcare Troiano. Nel corso delle giornate fieristiche si è messa in luce anche la “Marina di Stabia” (porto turistico di Castellammare) con la “Federazione Turismo” ed i loro cocktail di servizi di qualità come lo Yachting club coordinato dallo chef Giuseppe Aversa.
A cura di Giuseppe De Girolamo