LA CASA IN AFFITTO
Casa in affitto o di proprietà? Questo è il problema! E’ meglio vivere in casa altrui, pagando un lauto fitto all’ossessivo proprietario che, puntuale allo scadere della mezzanotte del fatidico giorno, è pronto a sollecitare il versamento del dovuto? O è meglio pagarsi un ricco mutuo capestro, elargendo lauti interessi alla Banca strozzina e rinfrancandosi con le molteplici beghe condominiali? E’ meglio affezionarsi alle quattro mura altrui o costruirsele a propria immagine e somiglianza? Varie e molteplici sono le soluzioni al quesito, una però è tacita e consolidata : il sogno degli italiani è la casa di proprietà, tutti mirano a diventare proprietari della casa in cui abitare. Ai meno fortunati tocca l’esperienza della locazione. “La casa vi piace? „O pesone vi conviene? Strignimmece „a mano e firmamm‟ „o cuntratto! ” “ Il contratto ? “.
Niente paura non è un mostro. Ne concludiamo centinaia al giorno e non lo sappiamo. Al tabaccaio diamo 6 euro e prendiamo 20 sigarette. Al fruttivendolo diamo 2 euro prendiamo tre arance. All’edicolante allunghiamo 3 euro e ci riempie di allegati e, se siamo fortunati, ci dà anche il giornale. Abbiamo stipulato dei contratti.
Il contratto è l’accordo fra due o più parti (soggetti… persone…società..)per costituire ( prima non esisteva e lo facciamo nascere noi),regolare (stabiliamo insieme le regole alle quali ci dobbiamo attenere)o estinguere (prevediamo insieme come potrà finire questo nostro accordo) tra loro ( gli impegni che prendiamo valgono fra di noi) un rapporto giuridico ( perché ha rilevanza giuridica) patrimoniale ( gli impegni che prendiamo reciprocamente devono essere valutabili economicamente cioè dobbiamo poterli quantificare in danaro).
Il nostro codice civile oltre a trattare DEI CONTRATTI IN GENERALE, per venire incontro alle esigenze del cittadino, prevede già disciplinati DEI SINGOLI CONTRATTI, che vengono denominati TIPICI, quali la vendita, la permuta, la locazione, l’appalto……….
In tali contratti sono previste delle condizioni e dei vincoli obbligatori ai quali i contraenti devono attenersi ( forma scritta, durata minima, registrazione, penali,…….).
In tutti gli altri casi, le parti hanno AUTONOMIA CONTRATTUALE cioè possono liberamente determinare il contenuto e la disciplina degli accordi avendo come unico limite il rispetto delle leggi.
In pratica se una determinata situazione è prevista e disciplinata dalla legge ( tipica) bisogna “fare” come prevede la legge. Se invece una determinata situazione non è esplicitamente prevista e disciplinata dalla legge, siamo liberi di decidere noi ma sempre rispettando “ i principi generali” dettati dalle norme.
La locazione è un contratto con il quale una parte (proprietario-locatore)si obbliga a far godere all’altra (inquilino,locatario,conduttore)l’immobile(la casa)per un determinato tempo(durata)in cambio di un determinato corrispettivo in danaro(pigione).
Il più diffuso tipo di locazione è sicuramente la locazione di un appartamento per civile abitazione. Data l’enorme rilevanza sociale è necessario regolamentare continuamente tale contratto con l’emanazione di norme e provvedimenti atti ad adeguarne l’utilizzo ad un sempre maggiore numero di cittadini.
Il nostro legislatore individua nel conduttore la parte più debole del rapporto locativo e quindi meritevole di maggiore tutela rispetto al locatore. Concetto più che meritevole se consideriamo la giovane coppia di sposini o quella di anziani settantenni opposti alla grande immobiliare o all’avido Arpagone. Ma è pur vero che, l’attuale esosa tassazione della proprietà immobiliare e le rispettive difficoltà per rientrare in possesso del proprio appartamento hanno finito col rendere meritevole di maggior tutela anche il proprietario di immobili.
In vero lo Stato, di fronte alle proprie incapacità Governative, risolve il problema lasciando gli uni contro gli altri. Come per la malavita organizzata ( mille provvedimenti ma nessuno risolutivo),come per il lavoro (aumentando sempre più gli oneri sul costo del lavoro ma tollerando il lavoro nero),come per la sanità(migliaia di aiuti ai bisognosi ma cure private se si vuole guarire)così anche per la casa l’impotenza e l’incapacità politica è stata tale da lasciare gli uni contro gli altri: che si scannino fra di loro.
……E’ cosi è !
A cura dell’Avv. Giuseppe Milano