La Chiesa di San Giacomo degli Spagnoli: aperta eccezionalmente ai visitatori ,dopo il restauro
Il sepolcro è nascosto dietro l’altare, sotto il coro decorato in oro zecchino, nella chiesa di San Giacomo degli Spagnoli aperta eccezionalmente in piazza Municipio. Ma, nel marmo scolpito, quasi nessun visitatore sa che non sono custodite le reliquie di donPedro Alvarez de Toledo, il condottiero iberico e viceré di Napoli che fece costruire il monumento funebre e anche la strada più importante in centro, quella che ancora porta il suo nome, cambiandoil volto della città. Illuminato con la torcia, un suo
ritratto viene mostrato lungo il percorso guidato, aumentando intorno all’arcigna figura un alone di mistero, per l’assenza del corpo nella tomba. Un «giallo» scandito dalle strane e ancora poco chiare
cause della sua morte,unannodopo la campagna militare in Toscana alla guida dell’esercito di Carlo V. «Allora, perché non ci sono le spoglie?», è tra ledomande ripetute come un mantra da napoletani
e stranieri. A rispondere, raccontandocon aneddoti e storie, ci provano
le baby-guide: piccoli alunni della scuola nei Quartieri Spagnoli,
assieme ai ragazzi delle Nuvole e agli studenti della Federico II.
Marta, 25 anni, con Taisha, di 12,
con Lorenzo, 11, e Rita, 24, Benedetta
e Luigi: sono una decina, si
passano la parola tra le navate e la
sagrestia, ma non bastano visto il
record di ingressi: 500 in due giorni,
quasi 100 ogni ora. E, tra la folla,
si notano 80 turisti americani,
francesi, spagnoli. «I riscontri sono
molto positivi», dice soddisfatta
Francesca Marone, responsabile
scientifico del progetto per l’università,
che già lavora ad altre iniziative
con Francesco Bifulco, collegadellaFederico
II specializzato
in economia e gestione delle imprese
culturali, e Francesca Avolio
e Ilaria Moscato, curatrici della
parte didattica. «Grazie all’accordo
tra l’ateneo e l’arciconfraternita
del Santissimo Sacramento dei
Nobili Spagnoli, si ammira tanta
bellezza ritrovata», rimarca Andrea
Di Nino, presidente del comitato
per la basilica di San Giacomo,
e aggiunge speranza: «Sarebbe
bello continuare oltre le sei date
finora fissate.