La fortificazione di Newark, una delle sette meraviglie dell’Ohio: L’allineamento con la Luna non è casuale

fortificazioni_newarkLa rivista  Midcontinental Journal of Archeology ritorna a parlare della fortificazione ottagonale di Newark.  I professori Ray Hilvey e Robert Horn dell’Erlham College avevano già dimostrato nel 1982 che gli antichi abitanti dell’Ohio avessero molte più nozioni di astronomia di quanto si fosse creduto. Le fortificazioni circolari e ottagonali, come quella del Newark, risalenti a oltre 2000 anni or sono, secondo i due studiosi sono allineate a punti specifici sull’orizzonte, in modo da indicare i limiti del sorgere e tramontare della luna durante un ciclo di 18.6 anni.  Oggi i due ricercatori addirittura azzardano una affascinante teoria, la loro idea è che il sito non sia altro che uno dei più antichi osservatori astronomici del mondo. Secondo questi,  le mura della fortezza rappresenterebbero il moto della Luna e per dimostrare che non si tratterebbe di una mera coincidenza,  hanno utilizzato dei precisi calcoli statistici. Hilvey e Horn si sono concentrati su cinque allineamenti. Sono gli assi principali del sito – che puntano verso il punto massimo settentrionale di levata della Luna – e l’orientamento di quattro delle otto mura dell’ottagono, che si allineano variamente con il massimo punto di levata meridionale, il minimo punto di levata settentrionale, il massimo punto di tramonto settentrionale ed il minimo punto di tramonto meridionale. Hanno quindi svolto un’analisi statistica, chiedendo ad un computer di generare oltre 10 miliardi di ottagoni equilateri, allineandoli in modo del tutto casuale a punti di latitudine di qualsiasi direzione geografica, e controllando quanti di essi si possono dire astronomicamente significativi.

Hanno determinato che , perfino “creando la combinazione più generosa possibile di ipotesi a favore di un allineamento causale”, la possibilità che l’allineamento di Newark sia semplicemente accidentale è circa una su mille.

A cura di Rsario Scavetta