La poesia e L’amore
Dare una definizione di cosa sia l’amore è molto difficile. Nel campo della psicologia Freud
considera l’amore come la trasformazione di un istinto sessuale in un sentimento elevato, nel
guardare il proprio partner al centro di tutti i propri interessi, quasi in un rapporto di subordinazione
reciproca, ma anche con una predisposizione ad atteggiamenti altruistici. Altri contrariamente al
pensieri di Freud distinguono nettamente la sfera sessuale da quella psicologica.
Ci sono svariati modi di vivere l’amore, c’è chi la vive in assoluta simbiosi con il partner, non
riconoscendogli libertà e questo tipo di rapporto crea isolamento della coppia che non si relaziona
più con gli altri. A lungo andare il pensiero di poter essere felici vivendo un rapporto amoroso
isolandosi dalla comunità, risulta deludente. Altri ritengono l’amore come un rapporto tra due
persone che per libera scelta condividono alcuni loro interessi, senza ledere l’uno la personalità
dell’altro. Si crea così un rapporto con uno scambio di emozioni ed affetto, soddisfacendo reciproci
bisogni. Un amore felice genera uno stato di benessere fisico e psichico, mentre un amore
tormentato, ostacolato, genera solo sofferenza e getta l’animo in uno stato di prostrazione.
Per Catullo l’amore aveva un’alternanza tra gioia immensa con conseguente energia vitale e
struggimento per la persona amata. Poeti appartenenti alla Scuola Siciliana e lo stesso Dante
Alighieri hanno posto l’amore al centro delle loro più importanti opere. Petrarca descrive nel
Medioevo l’amore per una donna come un peccato al quale però non si può rinunciare.
Dante Mafia nella sua poesia “La solitudine è sporca” si interroga su cosa sia l’amore ed in questo
suo dialogo interiore stabilisce che l’innamoramento è il desiderio di non vivere la solitudine.
Camillo Sangiovanni vede l’amore come qualcosa di esclusivo, mentre Ada Merini in “Canzone
d’amore” descrive questo sentimento in maniera tormentata.
Franco Fortini in una sua poesia “Edera” descrive un rapporto coniugale felice. Angela Procaccini
in “Ora niente parla” descrive un rapporto che si è spento nel dirsi e nel darsi. Franco Santamaria
“Tramonto” riecheggia l’intensità di un rapporto interrottosi a causa della morte della donna.
Il mio libro
E’ arrivato come un messaggio in bottiglia
e non voglio si pensi
sia frutto solo di una fantasia
perché dentro c’è tutta la mia storia.
Tutto tardava ad arrivare
per tutte le paure di lasciarmi sola a camminare
.
E fu quasi una profezia
questa storia della vita mia
che libero e do nelle vostre mani
e mando via senza la paura del domani.
Ci sono voluti molti anni
per calmare tutti gli affanni.
Strade tortuose ed irte risalite
e decisioni mai capite.
Buttarsi di nuovo a masticare
una soluzione senza conoscere il finale.
Ma adesso
ci sono solo gerani rossi sul mio davanzale.
(Luisa de Franchis)