LA SMART LENS: LA LENTE INTELLIGENTE
Babak Parviz, un ricercatore della Washington University di Seattle, nel 2008 ha ideato il primo prototipo di lente intelligente o smart lens, installando un microscopico led rosso su un materiale trasparente bio compatibile. Qualche anno dopo, utilizzando la stessa tecnologia, ha costruito la lente a contatto in grado di indicare il livello di glicemia di un paziente diabetico. Il dispositivo contiene un minuscolo sensore elettronico e misura in maniera continua, senza necessità di aghi o prelievi, il livello di glucosio delle lacrime, corrispondente esattamente a quello del sangue. Pare che una serie di led, impercettibili quando spenti, visualizza l’informazione direttamente sull’occhio dell’utilizzatore che in tal modo può dosare i farmaci per tenere sotto controllo la malattia.
Lo scorso Settembre, Sensimed, uno spin – off dell’Istituto Federale Svizzero per la tecnologia, ha lanciato la prima versione commerciale di smart lens, che ha la capacità di tenere sotto controllo il glaucoma, una malattia che provoca un aumento della pressione all’interno del bulbo oculare e che può danneggiare il nervo ottico e la vista. Tali lenti misurano costantemente la curvatura dell’occhio, direttamente correlata con la pressione presente al suo interno e trasmettono l’informazione via radio ad un dispositivo portatile portato dal paziente.
La smart lens è alimentata dal campo elettromagnetico generato da una piccola antenna attaccata con un cerotto al volto del paziente.
Dunque, le lenti a contatto non possiedono soltanto la capacità di correggere i difetti della vista o il colore degli occhi, ma permettono di effettuare diagnosi, creando un vero e proprio display biologico che può essere utilizzato in applicazioni di realtà aumentata.
A cura di Valeria Sorrentino.