L’America? La scoprì un cinese
Cristoforo Colombo è certamente l’esploratore più conosciuto al mondo. Non sappiamo di fronte cosa pensasse di trovarsi quando scoprì “le nuove terre” ma la letteratura di ogni tempo gli ha attribuito, grazie ai suoi numerosi viaggi, il primato di aver scoperto l’America. Ultimamente però una nuova teoria attribuisce la scoperta del continente ameriano ai Dragoni Cinesi, avvenuto tra l’altro molti anni prima del 1492.
A Pechino, Liu Gang, uno dei più potenti avvocati commerciali cinesi nonché collezionista, ha presentato una copia, eseguita nel 1763, di una mappa datata 1418 (nella foto) . La cosa straordinaria è che questa mappa rappresenta l’intero planisfero così come lo conosciamo oggi, comprese le terre che gli europei erano lontano da scoprire. Essa quindi, potrebbe rivelarsi una straordinaria prova a sostegno della teoria elaborata dal professore ed ex ufficiale della Marina inglese Gavin Menzies nel saggio pubblicato nel 2002 dal titolo «1421, l’anno in cui la Cina scoprì l’America» (in Italia pubblicato nel 2003 da Carocci editore), nel quale lo studioso britannico accredita la paternità della scoperta del continente americano all’ammiraglio cinese Zheng He, le cui flotte, che solcarono gli oceani tra 1405 e il 1435, sarebbero giunte sulle coste cubane e a Rodhe Island nel 1421, cioè più di settant’anni prima di Colombo. La mappa, apparsa all’improvviso, è stata acquistata da Liu Gang per circa 500 dollari da un piccolo commerciante di Shanghai nel 2001. Liu Gang cosciente del reperto, l’ha mostrata a cinque collezionisti esperti, tutti d’accordo nell’affermare che le tracce di vermi nella carta di bambù e la depigmentazione dell’inchiostro e dei colori indicano che il documento ha sicuramente più di 100 anni.
Fu dunque la Cina il vero centro della navigazione antica?
Per saperne di più:
Titolo: 1421, l’anno in cui la Cina scoprì l’America
Autore: Menzies Gavin
Prezzo: 16,40 euro
Anno: 2003
Editore: Carocci
A cura di Rosario Scavetta