L’Arciconfraternita dei Nazionali Lombardi: Il nuovo saggio di Antonio Lazzarini
Dopo Splendori e Decadenza di Cento Chiese Napoletane una nuova pubblicazione “dedicata” ad uno storico luogo di culto della città partenopea: la Chiesa di S.Anna dei Lombardi
NAPOLI – Un nuovo saggio scritto da Antonio Lazzarini, ricercatore, tra i maggiori esperti di storia della religiosità laica napoletana: L’Arciconfraternita dei Nazionali Lombardi eretta a Napoli nel 1492 sotto il titolo di S.Anna e S. Carlo Borromeo. Il nuovo lavoro del Lazzarini, concentra l’attenzione del lettore sul fenomeno della presenza nella ricca Capitale del Sud (dal XV secolo fino alla metà del XIX) dei Nazionali Lombardi che vi giungevano in cerca di lavoro e di favorevoli opportunità mercantili. Alcuni di essi nel 1492 ottennero la concessione di una Cappella nella Chiesa di S.Anna dei Lombardi e vi fondarono la suddetta Confraternita. La pubblicazione dell’opera di Lazzarini coincide con la riapertura della Chiesa di S.Anna dei Lombardi , una delle più belle ed importanti della città di Napoli, chiusa per circa dieci anni per le opere di restauro. La Chiesa è un autentico capolavoro di stile rinascimentale in cui sono concentrate le opere pittoriche e sculture di importanti artisti. Questa di Lazzarini è un’opera che ha un enorme valore per la certosina ricerca e per l’intrigante accento posto sul fenomeno della presenza nella Napoli dell’epoca di immigrati che giungevano dalle regioni oggi definite col nome parapolitico di Padania. Tra questi anche numerosi artisti che lasciarono nella chiesa di S. Anna dei Lombardi il loro contributo artistico. Tra i più noti Guido Mazzoni, detto il “Paganin” da Modena o, talvolta , il “Modanino”, scultore del notissimo “Compianto per il Cristo Morto”, composto di sette figure a grandezza naturale che drammaticamente rappresentano la Deposizione.
A distanza di tre anni circa dalla sua opera, Splendori e Decadenza di Cento Chiese Napoletane, dove l’autore descrive oltre 100 chiese della sua città lasciate da decenni in un colpevole stato di abbandono, Lazzarini torna a calamitare l’interesse dei lettori più esigenti con questa nuova pubblicazione “dedicata” ad uno storico luogo di culto della città partenopea.
A cura di Rosario Scavetta