LE BRAVE RAGAZZE TORNANO DI MODA!
Bluse castigate, ruches e gonne al ginocchio fanno ancora sognare. Per look perfetti che ci trasformano in qualunque occasione in una vera first lady!
Abiti “normali”, senza eccessi, facili da portare e capaci di regalare immediatamente uno stile preciso ed elegante. E, soprattutto, di grande femminilità.
Mae West negli anni Trenta sentenziava lapidaria l’avvento delle bad girl, ma non sapeva che le tanto criticate good girls in realtà aspettavano il momento giusto per prendersi la rivincita. Non solo hanno sempre trovato le porte del Paradiso spalancate, ma anche il regno del buon gusto è rimasto nelle loro mani.
Ma cos’è il bon ton? Lina Sotis, autrice de “Il nuovo bon ton” lo definisce “la grazia del vivere e la semplicità di venire incontro agli altri. E’ un sogno, il sogno di vivere in un mondo che ti sorride”. Il bon ton non fa riferimento unicamente all’abbigliamento ma influisce su ogni sfaccettatura della persona: dal portamento al modo di porsi verso il prossimo.
Ma cosa rientra e cosa no tra i capi BON TON? Non può mancare un capo in tweed, classico e senza tempo, come una blazer dai toni pastello, cappottini in lana e trench dal taglio dritto, abiti da cocktail e tubini dall’allure fifties, gonne ampie o strette con lunghezze rigorosamente al ginocchio! Dal lato accessori abbiamo scarpe decollettes, francesine e ballerine, calze al polpaccio o parigine, tanti foulard colorati e fantasiosi, maxi occhiali scuri, e gioielli semplici ed eleganti, come le perle. No ai jeans, alla scollatura esagerata, alle gonne corte o ai tacchi troppo alti!
Lo stile bon ton parla chiaro…e sembra sussurrare un solo nome: KATE MIDDLETON! Uno stile di vita caratterizzato dalla sobrietà, dall’armonia, e dalla raffinatezza. E’ il look delle grandi donne del passato come Audrey Hepburn, o del presente come la duchessa di Cambridge. Perfino la bad per eccellenza, Kate Moss, non è riuscita a surclassare l’omonima e principesca Kate.
Una nuova tendenza che vuole regalare una favola ad ognuna di noi.
Pasqualina Morsino