Le criticità nella formazione giovanile si superano anche impegnandosi nello Sport
Per fortuna abbiamo tanti giovani che, anche attraverso varie attività sportive, raggiunono successi di vita e sono d’esempio per altri
E di qualche giorno addietro la bella notizia dell’arricchimento del medagliere della Polisportiva Pozzuoli che, nei campionati regionali di Taekwondo, disputatisi al Palaveliero di San Giorgio a Cremano, con i ragazzi diretti dal Maestro Mario De Rosa ha portato a casa ben sette medaglie d’oro, tre d’argento ed una di bronzo. Cinque gli ori nel primo giorno di gara conquistati con Federica Tarquinio, Karol Scala, Erica Pacileo, Sara Basile e Martina Raiola, più l’argento per Maria Luisa Fontemagi, mentre nella giornata successiva, altro oro per Gaia Caruso e Giorgia Avallone, argento per Antonio Sepe e Domenico Vernazzano, infine bronzo per Giuseppe Mansueto. E’ la prova evidente che tanta bella gioventù, in virtù degli insegnamenti e della formazione che sin da bambini, da ragazzi e nella loro crescita ricevono dalle famiglie per poi passare per la scuola ed ancora nell’essere istradati e seguiti nelle loro passioni di crescita sia fisiche che materiali di vita, possono essere d’esempio per le future generazioni che si vanno creando nella nostra società. Lo sport è una delle principali attrattive che sentono tutti sia maschi che femmine sin da giovane età ed allora cosa c’è di più bello dell’impegnare i momenti liberi dalle necessità di vita, riposo, nutrizione, scuola e svago nel frequentare discipline sportive che possono dare crescita a propri sogni e conquiste di successi che potrebbero essere anche elemento di vita futura, ma che sono senza dubbio una certezza attuale di gioia e vanto dell’essere un giovane sano come vuole il detto “Mens sana in corpore sano”. Alla luce del superato Covid che siamo convinti tutti abbia creato, purtroppo diverse criticità nello sviluppo della attuale e speriamo non nella futura società, riteniamo che qualsiasi attività sportiva possa portare numerosi benefici alla salute fisica, migliorando capacità cardiorespiratorie, muscolari e delle ossa, offrendo un miglior funzionamento delle coronarie e del sistema nervoso ed aumentando le aspettatività di vita. Per di più lo sport dimostra senza dubbi una sua efficacia per combattere lo stress, la depressione e l’ansia. In virtù dei successi di questi giovanissimi atleti, anzi citati, ci è sembrato giusto intervistare l’artefice delle conquiste giovanili di medaglie, ma ancor più di elementi di vita che questo Maestro trasmette alle nuove generazioni con l’insegnamento di Taekwondo, arte marziale nata in Corea 2000 anni fa, ma diffusasi in tutto il mondo fino a diventare quella con più praticanti a livello mondiale. Questa disciplina sportiva dalla metà del XX secolo si distingue dalle altre arti marziali per la spettacolarità delle sue tecniche di combattimento. Il Taekwondo, da pronunciare Tecondò, deriva dal coreano “Tae” colpire col piede, “kwon” pugno e “do” arte e combina tecniche di combattimento per la difesa personale alla filosofia e alla meditazione ed è praticabile dai 4/6 anni d’età costituendo anche un’ottima attività per i bambini.
Il Maestro di Taekwondo Mario De Rosa intervistato ci ha detto : “Insegno il Taekwondo, questa disciplina che dal 2000 è entrata a fare parte delle Olimpiadi. Per quanto riguarda l’aspetto sociale dopo il Covid abbiamo capito che lo sport e soprattutto questo sport che è seguito da una grande disciplina, è fondamentale. Ci siamo resi conto che al ritorno dal Covid la maggior parte dei bambini, degli adolescenti avevano subito un blackout totale sotto l’aspetto fisico, relazionale, comportamentale, ad esempio se lanciavo un pallone ad un bambino non sapeva neppure più prenderlo, gli colpiva il viso, così come quando si frequentava la scuola precedentemente alla pandemia i ragazzi scherzavano tanto fra di loro, mentre ora dopo i tanti divieti che abbiamo dovuto ottemperare queste abitudini sono scomparse o comunque risultano molto ridotte rispetto a prima. Ci siamo quindi resi conto quanta importanza possa avare lo sport a livello formativo, coordinativo e come socializzazione, per non parlare del momento particolare che viviamo nel quale i giovani rimangono colpiti dalla diffusione di notizie come quelle sulla camorra, su altri atti inconsulti o ancor più aggressivi dei quali prima si sentiva molto meno parlare. Ci siamo resi conto che si è oscurata la nostra lucidità e stiamo uscendo fuori da valori sociali, comportamentali e così via ed ho capito che i ragazzi grazie a questo sport danno anche un valore a ciò che fanno, costruendo anche un futuro attraverso risultati positivi che possono ottenere praticando questo sport impegnandosi tanto perchè comunque è uno sport fatto di categorie, di sacrifici perchè devono seguire una dieta, possono mangiare fuori target un solo giorno della settimana per poter mantenere un peso indicato, hanno il sogno di partecipare alle Olimpiadi, ai campionati europei ed a quelli mondiali, di potere intraprendere un proprio lavoro arruolandosi nei Carabinieri, nell’Esercito, nella Polizia, nei Vigili del Fuoco istituzioni dove siamo presenti con le nostre arti sportive. Altro lato positivo di questo sport che è altamente formativo e vuole essere al tempo stesso uno sport d’unione perchè è vero che è uno sport individuale, ma poi gli allenamenti si condividono tutti insieme”.
Alla domanda posta: Vuole cortesemente dirci come è nata in lei la passione per questo sport e la motivazione del trasmetterlo ad altri, il Maestro De Rosa risponde: “ho iniziato all’età di 6 anni e dopo una interruzione di 3/4 anni dovuta a motivi di spostamenti da Pozzuoli per il bradisismo, ho ripreso questa disciplina che ho sempre amata perchè mi faceva stare bene trasmettendomi benessere ed elasticità corporea e poi mi dava un bella resistenza e forza fisica. La passione mi ha portato a prendere ogni sera la Metro da Pozzuoli per portarmi nei pressi di Piazza Garibaldi dove svolgevo i miei allenamenti e già all’epoca vedevo alcune scene per strada che desidereremmo tutti non vedere, ansi ritengo che di violenza ce ne è stata sempre ed oggi rispetto ad ieri c’è più formazione. Dal 2009 insegno in questa società della Polisportiva Pozzuoli per trasmettere la professionalità acquisita ed abbiamo sempre creato ed avuto nella nostra sede atleti che ci hanno dato lustro facendo parte della nazionale italiana di Taekwondo vincendo all’estero anche numerose importanti medaglie. Ultimamente nei campionati regionali abbiamo fatto l’ennesimo pieno di medaglie con i ragazzi dell’età dai 10 ai 14 anni Cadetti B e Cadetti A come vengono definiti e che già sono atleti che partecipano ai campionati europei e mondiali. Vantiamo un notevole medagliere ed abbiamo sempre nuovi campioni ogni anno divenendo un riferimento per Pozzuoli, per la Campania e per l’Italia nell’Europa. Mi stanno chiamando tantissime associazioni, gestite dalle istituzioni, chiedendomi di svolgere dei corsi di difesa personale per donne che si sentono indifese o preda dei momenti critici che stiamo vivendo e che si è amplificato soprattutto dopo il Covid, raggiungendo femminicidi, ma anche altre violenze più o meno atroci in generale anche riferite ad altro sesso, tutte cose orribili che non dovrebbero mai accadere. Mi sono reso disponibile offrendomi per corsi di difesa personale e per stare vicino con i miei insegnamenti a donne che si sentono fragili, anche se negli ultimi giorni stanno cambiando, un pò tante cose, per fortuna con una sensibilità globale dovuta a qualcosa che è divenuto un vero problema della società, sperando così di migliorare la nostra vita ed in primis la nostra sicurezza di vita”.
Giuseppe De Girolamo