Il prezzo del successo: ti distrugge
Vivere tutta la propria vita sotto i riflettori non è facile. E lo sa bene Britney Spears. Star del Mickey Mouse Club a 11 anni, disco di Platino, con il suo album di esordio Baby One More Time, a 17 e poi eletta «Principessa del Pop» prima di compiere vent’anni. Fino a diventare una degli artisti più potenti del mondo, secondo la classifica di Forbes. «È stato un po’ come vivere in un sogno – ha dichiarato in un’ intervista a Vegas Player – Io che venivo da un paesino e non mi aspettavo niente. Quando è successo, per me è stato surreale. Ero ignara di tutto, non ho nemmeno capito cosa stava succedendo».
Decisamente troppo, come ammette oggi, per una ragazzina che era nata in una cittadina di 10mila abitanti. La cantante, infatti, ha avuto diverse difficoltà a gestire il successo. E ha trascorso un periodo turbolento. Tra relazioni (e matrimoni) con uomini sbagliati e abuso di droga e alcol. Fino al crollo del 2007, quando è stata ricoverata con la forza in una clinica di disintossicazione, perdendo anche l’affidamento dei suoi figli, Sean Preston, nato nel 2005 e Jayden James, nel 2006. «Diventare una pop star in giovane età – ha raccontato – è un’esperienza che ti altera la mente, ti distrugge. Alcune persone sono fatte per questo, altre invece non lo saranno mai. L’importante è mantenere i piedi per terra e cercare di riprendersi».
Proprio quello che ha fatto la Spears. Dopo essere stata dimessa dall’ospedale psichiatrico, nel 2008, la cantante è riuscita a ritrovare un certo equilibrio, ha riottenuto l’affidamento dei bambini ed è riuscita a continuare la sua carriera da cantante. «Non mi piace essere al centro l’attenzione, ma mi sono abituata. So che è qualcosa che arriva con il successo. Oggi sono molto più forte». Ed è pronta a presentare il suo nuovo disco, Britney Jean, anticipato dai singoli Work Bitch e Perfume, in uscita il prossimo 3 dicembre