Le sette isole tutte diverse: “benvenuti alle Eolie”
La Sicilia: terra di storia e mito che nasconde sulle proprie coste dei gioielli che chiunque, almeno una volta nella vita, dovrebbe vedere.
Questa settimana andremo alla scoperta delle Isole Eolia, sette isole tutte diverse l’una dall’altra.
La prima isola che incontriamo in questo viaggio è Vulcano, un’isola nera, un ‘enorme roccia lavica che sorge dal mare con quattro vulcani e fumarole gialle di zolfo. Una delle attrattive dell’isola è il Gran Cratere, cinquanta minuti a piedi per una vista mozzafiato sull’isola e la sua vicina. Altra fermata d’obbligo è la Valle dei Mostri, nella penisola di Vulcanello, dove le colate laviche hanno assunto forme impressionanti. Le spiagge dell’isola sono tutte di sabbia scura, come quella nera e dune delle Acque Calde con stupende fumarole sottomarine. E’ d’uopo anche una sosta nella cosiddetta Spiaggia dell’Asino, nella località Gelso. Il colore dell’isola è il nero della la lava e del magma che si fonde nel blu intenso delle stupende acque vorticose e ribollenti dei dintorni dell’isola.
Poco distante da Vulcano, vi è Lipari, la “capitale” dell’arcipelago. Capuluogo dell’isola è la città di Lipari che splende arroccata tra le insenature di Marina Lunga e Marina Corta. E’ sicuramente d’obbigo perdersi nelle viuzze niente di negozi del borgo antico, cresciuto sull’acropoli greca. Attrazioni della città sono la Cattedrale cittadina e il Palazzo dei Vescovi.
Per visitare l’isola, è necessario allontanarsi dal porticciolo di Marina Corta noleggiando una barca e fare il giro dell’isola: è tutto un susseguirsi di baiette fino alla stupenda spiaggia di Praia Vinci. Salendo, invece, verso la zona di San Calogero, si avrà l’opportunità di trovare delle solfatare e delle sorgenti termali che faranno del tutto perdere i sensi.
La più nota dell’arcipelago delle Eolie, però, è Panarea.
Soltanto mare, cielo e il piccolo porticciolo di San Pietro tra casette bianche colorate di buganvillee: a Panarea non ci sono auto ma solo veicoli elettrici e qualche Motozappe. Tutto ciò conferisce un’aura molto caratteristica all’isola. Essa è l’isola dei Vip, modaiola e con una vita notturna molto spumeggiante. Perle dell’isola sono Cala Zimasi, unica spiaggia di sabbia dell’isola, dal colore rossastro e Cala Junco, una piscina naturale dall’acqua turchese, raggiungibile solo via mare.
La più esplosiva dell’arcipelago, è sicuramente Stromboli, che si innalza per circa mille metri al di sopra del livello del mare. Primo contatto con l’isola lo si ha a Scari dove vi si trovano dei ciottoli scuri di lava che danno già una prima idea su come si presenti Vulcano. La sabbia nera della lunga spiaggia di Ficogrande, davanti alla quale sorge lo scoglio di Strombolicchio, dove con un percorso di duecento scalini, è possibile raggiungere il faro. Da vedere la Sciara del fuoco in notturna, la spettacolare colata lavica lungo il pendio della montagna.
Tra le isole più suggestive e romantiche vi è sicuramente Salina, un’isola verde di olivi, capperi e fichi, ma soprattutto di filari di viti che, alle pendici dei due rilievi, Fossa delle Felci e Monte dei Porri, producono una dolcissima malvasia, bionda, ambrata e soavemente liquorosa. Il porto principale del pese è Santa Marina, qualche casa ottocentesca e un piacevolissimo lungomare che arriva fino al faro di Lingua proprio di fronte al litorale di Lipari. Attrazione dell’isola è il Museo Etnografico sugli usi e costumi delle Eolie. Luoghi di struggente bellezza sono sicuramente Malfa, scogliera a picco sul mare dove vi è la maggior concentrazione degli hotel più lussuosi dell’isola e poi Pollara, resa celebre dal film “Il Postino”.
Ultime due isole dell’arcipelago sono Filicudi ed Alicudi, entrambe isole molto selvagge che conservano ancora quell’autenticità che ci ci aspetta dalle isole siciliane, legate ancora alla pesca, all’agricoltura e ai ritmi delle stagioni. Qui il tempo non sembra essere andato avanti, bensì essersi fermato.
Insomma le Eolie sono un paradiso per gli amanti della natura e della tranquillità. Un paradiso offerto, ancora una volta, dal nostro Sud.
A cura di Luigi Del Gaudio