Le sinergie degli “Eco-partner” al Giffoni Film Festival
Giffoni Film Festival. Quarant’anni di un vasto panorama creativo, dedicato ai giovani, in ambito cinematografico. Vip che si sono succeduti, numerose iniziative, una manifestazione culturale sempre attuale, probabilmente perché è – principalmente – un vulcano esplosivo da cui escono idee. E’ quanto emerge dalla conferenza stampa del giorno 29 luglio 2010, tenutasi alle ore 11.30, alla quale hanno presenziato tutti gli “Eco-partner” del suddetto festival. Un’innovazione particolare, che lancia un nuovo modo di intendere le sinergie che possono nascere tra i vari soggetti coinvolti. Su sedie di cartone, con la capacità di poter reggere ben 374 chili di peso, hanno interagito tra loro numerosi uomini, rappresentanti diverse realtà. Moderata da Claudio Gubitosi, Direttore Artistico del Giffoni Film Festival, ha aperto i lavori Michele Buonomo, Presidente Legambiente, che ha posto l’accento sul primo comune che ha effettuato la raccolta differenziata, Mercato San Severino, introducendo il discorso della smaterializzazione dei materiali, delle logiche della “soft economy” e della “green economy” ed introducendo due esempi campani d’eccezione: la SRI e l’Erreplast, rappresentate in sala da Antonio Diana. Aziende che, annualmente, ospitano circa cinquemila ragazzi al fine di sensibilizzarli alle tematiche ambientali, mostrando loro i due impianti, avendo l’uno la capacità di 80.000 tonnellate, e l’altro quella di 20.000. Puntando sull’elevata rinnovabilità e riutilizzazione dell’alluminio, estratto dalla bauxite, Antonio Diana porta avanti un discorso di eco compatibilità con fervore. Grazie a tale materiale, infatti, si ha un risparmio energetico del 95%. Accanto ad esse, la Sabox, di cui racconta un aneddoto: il piacere dell’Ambasciatore Generale degli Stati Uniti nel ricevere, in visita in Italia, prodotti tipici locali in una sporta di cartone. L’Amministratore Delegato Aldo Savarese, intervenuto alla conferenza stampa, illustra come è possibile trasformare una minaccia in un’opportunità; con tale forma mentis, è nato un prodotto altamente innovativo, la “green box”, scatola prodotta al 100% con macerie di cartone prodotto dalla raccolta differenziata dei comuni campani. Mediante il “green project”, che si è classificato alle vette in Europa permettendo all’azienda di vincere un importante premio, l’intero processo si contraddistingue per la certificazione FSC, marchio che identifica i prodotti contenenti legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. In particolare, la foresta di origine e’ stata controllata e valutata in maniera indipendente in conformità a questi standard (principi e criteri di buona gestione forestale), stabiliti ed approvati dal Forest Stewardship Council a.c. tramite la partecipazione ed il consenso delle parti interessate. Temi interessanti, da leit motiv con altre realtà imprenditoriali, quali: la CiAl (Consorzio Imballaggi Alluminio), il cui Stefano Cellini ha introdotto il progetto “Obiettivo Alluminio”, borsa di studio promossa in dieci diversi capoluoghi italiani, coinvolgente ben 800 istituti superiori, mediante un concorso fotografico in cui l’alluminio potesse raccontare la vita quotidiana dei giovani studenti; i vincitori della borsa sono parte integrante della giuria del Festival, nella sezione Generator + 16 e assegnatari del “Premio CiAl per l’Ambiente” per il film che meglio affronta le tematiche ambientali e dello sviluppo sostenibile; l’HBC Italia, dove Gianfranco Pierini ha motivato le scelte aziendali con la presenza di uno spettacolo teatrale sul risparmio idrico e ANTER, il cui propositivo Antonio Roncati ha conferito a Claudio Gubitosi un premio “per la sua decisione di dare una svolta a impatto zero al Festival,
per il suo impegno a far si che nei prossimi cinque anni questa manifestazione internazionale possa abbracciare strumenti green e impegnarsi realmente e concretamente verso una crescita eco-sostenibile,
per la sua costante attenzione ai giovani e alla concreta proposta di dare loro un futuro migliore, per il progetto della ‘Giffoni Multimedia Valley’, cittadella dedicata al cinema costruita seguendo i più evoluti criteri ambientali”.
A cura di Lidia Ianuario