L’Imu si paghera’ in 3 rate. Novita’ per agevolazioni e catasto
La nuova tassa sulla casa l’Imu, sarà pagata in tre rate: 16 giugno, 16 settembre e 16 dicembre. La norma vale solo sulla prima casa e sulle pertinenze, mentre per la seconda casa restano le due rate, acconto a giugno e saldo a dicembre. Novità anche nel caso di coniugi separati o divorziati: a pagare la nuova imposta sulla casa sarà chi ci abita, a prescindere dal fatto che ne sia proprietario; ai fini dell’Imu vale dunque il “diritto di abitazione”. Vengono poi messi paletti per evitare abusi sulla prima casa: l’aliquota agevolata e la detrazione si applica per l’immobile dove abita tutto il nucleo familiare e comunque sarà possibile solo un’agevolazione a famiglia. Vengono alleggerite le tasse sulle dimore storiche e restano invece fuori da ogni tassazione quelle distrutte dopo il terremoto del 2009 in Abruzzo. Ma non solo casa. Il decreto fiscale al voto della Commissione Finanze della Camera, che dovrebbe dare il suo ok domani, si arricchisce anche di altre norme. Arriva, nel consenso generale, l’esenzione per le borse di studio, introdotta durante l’esame al Senato.
una delegazione di specializzandi, che protestava davanti a Montecitorio, è stata ricevuta alla Camera dove sono state date dunque assicurazioni per la correzione-cancellazione della norma, la tassazione delle borse di studio per gli importi superiori agli 11.500 euro, che era stata introdotta in Senato. Slitta, ancora una volta, la norma che impedirà i pagamenti in contanti per stipendi e pensioni della pubblica amministrazione oltre i 1.000 euro. Il nuovo termine è al primo luglio. Nuova proroga anche per l’imposta straordinaria sugli scudati: in questo caso il nuovo termine è invece fissato al 16 luglio. Nel decreto fiscale vengono poi recepiti i contenuti delle intese già raggiunte tra governo e enti locali: sul patto di stabilità interno, che diventa “orizzontale nazionale”, e sullo sblocco dei fondi, quasi un miliardo di euro, per l’edilizia sanitaria. Arriva infine la tassa sugli aerotaxi: l’ha proposta sempre il relatore al decreto fiscale, Gianfranco Conte (Pdl). Sarà di 100 euro a passeggero per tragitti non superiori a 1.500 chilometri. E raddoppierà per tragitti superiori ai 1.500 chilometri. L’imposta sarà a carico del passeggero e sarà versata dal vettore.
D.F