L’Italia scalpita
Operai a zero ore (circa 400mila) che necessitano di cassa integrazione . A sua volta la cassa integrazione subisce un declino di 525milioni di euro a partire dai primi mesi dell’anno. Numeri che si tengono la mano in una catena che tiene strette alle maglie dati da delirio che accompagnano gli incontri e le trattative tra il premier, le industrie, Cgil, Cisl e Uil. Fra gli estremismi percepiti e denunciati da Bonanni e la speranza che una soluzione volga al miglioramento della situazione, si colloca la speranza di chi di riforme non ci vuol capire nulla e chi si ostina a sostenere il netto vantaggio dell’Italia rispetto al fenomeno crisi. Intanto il trio agguerrito Bonanni, Camusso e Angeletti fa sapere che senza un accordo il governo resterà da solo e la riforma avrà un impatto da grandi brividi. Se è per questo la febbre degli Italiani non sembra mancare e la pazienza scarseggia come il pane bianco in tempo di guerra. C’è chi comincia a chiedersi come sarà un governo politico in seguito allo stravolgimento democratico subito con quello tecnico. Se ora siamo sotto gli occhi di tutti ancor più di quando era in atto il cataclisma Ruby e il dramma si nascondeva bene tra i banchi del Parlamento emergendo si comodo di tanto intanto, qualcosa accadrà alla cosa pubblica l’anno venturo nell’attuazione più logica (in termini diplomatici) dei decreti istituzionali. E dopo l’inciso, ritorniamo alla strofa. Il presidente della commissione europea Barroso, dice di aver preso parte all’esposizione di Monti relativamente ai cambiamenti da far verificare e la settimana prossima lo stesso tecnico Monti, ci fa sapere che tutto quanto era stato annunciato in forma di decreto circa le liberalizzazionI, verrà attuato senza se e ma. E allora non resta che augurarci una buona e digeribile settimana sensibilizzandoci a vicenda, perché se c’è qualcosa che noi italiani abbiamo in comune, è la volontà di risolvere questi problemi e soprattutto rivendicare un rilancio personale e collettivo.
Francesca Morgante